BASKET

Brittney Griner a processo in Russia per traffico di droga

Il dibattimento è iniziato oggi in un sobborgo di Mosca. La stella della Wnba accusata per il possesso di un liquido a base di cannabis. Rischia 10 anni

1 luglio 2022
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Il processo alla stella del basket femminile statunitense Brittney Griner, accusata di contrabbando di sostanze stupefacenti, è iniziato a porte chiuse. Si tratta di un caso con forti sfumature politiche nel mezzo della crisi tra Russia e Stati Uniti. "Il processo è iniziato", ha dichiarato ai giornalisti Polina Vdovtsova, portavoce del tribunale di Khimki, un sobborgo di Mosca. La chiusura parziale al pubblico, con una presenza limitata dei media, è stata decisa su "richiesta della difesa, su richiesta della stessa Griner", ha aggiunto.

La Griner è arrivata in tribunale in manette, vestita con una maglietta raffigurante il grande chitarrista Jimi Hendrix. La giocatrice delle Phoenix Mercury era arrivata in Russia a febbraio per giocare nella off-season statunitense, una pratica comune per le cestiste, le quali a volte guadagnano più all’estero che in patria. La due volte medaglia d’oro olimpica statunitense (2016, 2020) era stata arrestata all’arrivo all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca in possesso, secondo l’accusa, di una sigaretta elettronica e di un liquido a base di cannabis. Rischia fino a 10 anni di carcere. Le autorità statunitensi avevano inizialmente mantenuto un basso profilo sul suo caso, reso noto solo il 5 marzo.

Scambi di prigionieri

Sullo sfondo del continuo deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Russia, in particolare a causa del conflitto in Ucraina, le massime autorità di Washington si sono occupate del caso e hanno dichiarato che la Russia stava trattenendo "ingiustamente" la star di 2,03 metri di altezza, di 31 anni. Il suo caso è nelle mani dell’inviato speciale degli Stati Uniti responsabile per le persone prese in ostaggio. In base alla giurisprudenza russa in casi simili, la giovane donna può aspettarsi una pesante condanna, da scontare in una colonia carceraria russa.

Americani e russi si accusano reciprocamente di trattenere i propri cittadini per scopi politici, tanto che in passato si sono verificati diversi scambi di prigionieri. Ad aprile, l’ex marine americano Trevor Reed, condannato a nove anni di carcere in Russia per violenza, è stato scambiato con un pilota russo, Konstantin Yaroshenko, incarcerato negli Stati Uniti dal 2010 per traffico di droga. Secondo quanto riferito, sono in discussione altri scambi di questo tipo. Tra i nomi più chiacchierati ci sono quelli di Paul Whelan, un americano condannato a 16 anni di carcere per spionaggio e che sostiene la sua innocenza, e del noto trafficante di armi russo Viktor Bout, arrestato in Thailandia nel 2008 e che sta scontando una condanna a 25 anni negli Stati Uniti.

Un caso simile a quello di Brittney Griner ha portato a un accordo diplomatico tra Mosca e Israele. Nel gennaio 2020, il presidente russo Vladimir Putin ha graziato l’israelo-americana Naama Issachar, imprigionata in Russia per "traffico di droga", durante un incontro a Mosca con il primo ministro Benjamin Netanyahu, che ha poi lasciato il paese in compagnia della giovane donna. Naama Issachar era stata arrestata nell’aprile 2019 mentre era in transito all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca su un volo dall’India a Israele con scalo nella capitale russa. Nel suo bagaglio erano stati trovati nove grammi di cannabis.