Nei quarti di finale dei playoff, il Lugano è stato battuto in rimonta dal Carouge. Domani a Ginevra gara 2. Obbligo di vincere per prolungare la stagione
Lugano – La quiete dopo la tempesta. Questo potrebbe essere il titolo per la prima partita dei quarti di finale, andata in scena ieri sera al Lido tra Lugano e Carouge, classificatesi rispettivamente al quinto e quarto posto in regular season. Una partita giocata su ritmi molto bassi, con le due squadre molto contratte e provate, visibilmente sotto tono e affaticate sia fisicamente, sia psicologicamente.
I padroni di casa, in vantaggio fino a metà partita, nonostante le prestazioni determinate e convincenti di Radivojevic, Pagani e Bortone, hanno smarrito pian piano il pallino del gioco dalle mani, patendo soprattutto le conclusioni dalla distanza di Malaspinas e Pontikeas.
La partita di ieri sera è stata lo specchio della stagione dei luganesi, iniziata benissimo per poi incanalarsi in un vicolo cieco, in cui al momento i vice campioni in carica si trovano con le spalle al muro. Infatti, domani a Carouge, ci sarà la partita da dentro o fuori. Se gli Sharks dovessero vincere, ci sarà la possibilità di giocare gara 3 (sempre a Carouge), con una sconfitta, invece, sarebbero eliminati dai playoff e chiuderebbero il campionato con il peggior risultato degli ultimi dieci anni.
Lugano: Maksimovic, Scala 1, Pagani 3, Tedeschi, Zanola 1, Radivojevic 3, Prencipe, Iacono, Bortone 1, Fiorentini 1, Nieddu.
Carouge: Ould-Ali, Gazzini, Fischer 1, Karamustafa, Blary, Malaspinas 4, Pontikeas 2, Sonno 1, Baertschi, Rota 1, Leuenberger, Maréchal 2.