Dopo gli impegni della Nazionale torna il campionato. Il Lugano ospita il Ginevra, la Spinelli Massagno va a Monthey
Dopo la pausa legata alle due gare della Nazionale, vinte senza problemi, torna il campionato con la terza fase, quella a orologio: si gioca in casa con le squadre che stanno davanti e fuori casa con quelle che stanno dietro: per intenderci, la Spinelli ha in trasferta l’Olympic e le ultime quattro della classifica Monthey, Lugano, Starwings e Boncourt, mentre il Lugano gioca in casa contro Ginevra, Olympic, Sam e Neuchâtel, fuori le altre.
Fase squilibrata in ogni caso, visto che ci sono squadre che giocano cinque partite in casa e altre che ne giocano solo quattro: ma così è e tutti tacciono, almeno a microfoni aperti, mentre con quelli… chiusi si aprono le cateratte di lamentele e di accuse di inefficienza del sistema. Ma fin che si parla con chi non sente, il nostro basket sarà sempre ai margini di tutto. Tornando al campo, il Lugano ospita Ginevra, all’Elvetico alle 17.00, mentre la Spinelli va in Vallese in casa del Monthey.
Per i bianconeri la pausa non è stata molto prodiga in fatto di guarigioni, per cui Nikolic si trova confrontato con alcune assenze: «Matasic è ancora fuori, Togninalli è in quarantena e Cafisi non è ancora recuperato, per cui in settimana ci siamo sempre allenati al massimo in otto il che non è proprio l’optimum».
Ginevra che avete battuto qualche settimana fa... «Vero, una vittoria che ci ha dato molta fiducia ma, credo, che ci metterà di fronte una squadra decisa a vendicare la sconfitta. Perdere contro di noi è stato, sportivamente parlando, una cosa inaccettabile per loro e sono certo che si saranno preparati al meglio per vincere. Ma noi dobbiamo pesare a fare la nostra gara nel modo migliore e con maggiore intensità e concretezza nel processo di crescita».
Per Gubitosa il problema è di testa e giocare a Monthey è una sfida al proprio stato mentale. Sulla carta non ci sono confronti, sul campo invece sì, perché anche in questa stagione la Sam ha mostrato limiti mentali non indifferenti... «È vero, ci sono state partite e anche sconfitte dovute alla nostra scarsa tenuta mentale. Un aspetto che stiamo curando bene in funzione del finale di stagione. Dobbiamo arrivare a giocarci il titolo con la giusta mentalità».
Tutti arruolati? «In forse c’è ancora Kovac, che ha provato a rientrare, ma il ginocchio è ancora dolorante. Per il resto sono fiducioso perché sappiamo della nostra forza. Mi piacerebbe che si dimostrasse una tenuta sul campo con grande disciplina e concentrazione. E, soprattutto, concentrati sul nostro gioco difensivo e offensivo, senza perderci in inutili distrazioni e lamentele. Imponiamoci con la forza del basket giocato, non con i piagnistei».