Escluso dalla selezione olimpica ugandese, il 20enne pesista lascia il ritiro della squadra in Giappone e si dà alla macchia
A quasi tre giorni dalla scomparsa, non ci sono notizie del pesista ugandese, il ventenne Julius Ssekitoleko, che ha lasciato improvvisamente il ritiro della sua squadra a Izumisano, nella prefettura di Osaka, dopo aver saputo che non avrebbe fatto parte della squadra per i Giochi e che martedì avrebbe dovuto tornare nel suo Paese. I soli elementi utili a chiarire la vicenda, secondo quanto riferiscono le autorità locali, restano un biglietto in cui Ssekitoleko spiega di voler cercare un lavoro in Giappone e l'acquisto di un biglietto per un treno veloce per la città di Nagoya.
Testimoni lo avrebbero visto in stazione nelle prime ore del mattino di venerdì, lo stesso giorno in cui avrebbe dovuto fornire un campione di test Covid-19 e la cui mancata presentazione ha fatto scattare l'allarme. Nel biglietto ritrovato, il pesista sottolineava di non voler tornare in Uganda e chiedeva ai dirigenti della sua squadra di restituire i suoi averi alla moglie. La delegazione ugandese è stata tra le prime squadre ad arrivare in Giappone per le Olimpiadi di Tokyo e il 19 giugno due membri sono risultati positivi allo sbarco all'aeroporto di Narita. La squadra ha iniziato poi ad allenarsi a Izumisano, cittadina della prefettura di Osaka, il 7 luglio corso, dopo aver completato la quarantena