Nuoto

‘Pervertiti misogini’. Maddie Groves sbatte la porta ai Giochi

La nuotatrice australiana, via Instagram, lancia pesanti accuse e rinuncia alle Olimpiadi

‘Che sia una lezione per tutti’ (Keystone)
11 giugno 2021
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C'è del marcio nel mondo dello sport. L'accusa viene da Maddie Groves, nuotatrice australiana due volte medagliata alle Olimpiadi (argento nei 200 delfino e nella 4 x 100 di Rio), che ha deciso di rinunciare alla selezione per i Giochi di Tokyo sbattendo la porta e parlando di «pervertiti misogini» nello sport. L'annuncio, dalla portata di un terremoto, è stato fatto dalla 26enne via Instagram, a pochi giorni dall'inizio della marcia di avvicinamento all'appuntamento con i Cinque cerchi, previsto domani ad Adelaide. «Che questa sia una lezione per tutti i pervertiti misogini nello sport e per quelli che leccano i loro stivali», annota nel suo post. «Non potete più sfruttare giovani donne e ragazze, far vergognare i loro corpi o temere per la loro salute e poi aspettarvi che vi rappresentino per guadagnare il vostro bonus annuale. È finita!», tuona indignata.

La nuotatrice non ha tuttavia dato alcuna indicazione sul destinatario o i destinatari delle sue accuse. Già a novembre si era lamentata su Twitter di una «persona che lavora nel nuoto che mi fa sentire a disagio per il modo in cui mi fissa nei miei vestiti». Pochi giorni dopo aveva denunciato un «commento sinistro» fatto da un allenatore non identificato, che poi si è rapidamente scusato, «forse perché lo psicologo della squadra gli ha detto di farlo».

Swimming Australia ha poi detto che aveva cercato di contattare Groves circa il tweet, ma che lei «ha rifiutato di fornire ulteriori informazioni». Nonostante il suo ritiro, Maddie Groves precisa di non essere comunque intenzionata a chiudere la sua carriera agonistica, aggiungendo di non vedere l'ora di «competere in più eventi nel corso di questa stagione».