Il ticinese domina la Ca'Neva Trophy con una partecipazione di livello molto alto: ‘Risultato che mi dà la carica per i prossimo appuntamenti’
Filippo Colombo sta affinando la preparazione in vista dell'inizio di Coppa del mondo (il secondo weekend di maggio), con le prove che assegneranno il terzo e ultimo posto disponibile per le Olimpiadi di Tokyo. Il ticinese si è imposto nella Ca’Neva Trophy – circuito Italia Bike Cup – tenutasi domenica a Stavenà, Pordenone. Al via 135 concorrenti, provenienti da 21 nazioni con una starting list che poco aveva da invidiare a una prova di Coppa del mondo.
Il tracciato di 4,7 km, è stato appositamente modificato per questa prova dell’Italia Bike Cup con l’inserimento di ostacoli artificiali per renderlo ancora più tecnico e spettacolare. Per Filippo si è trattato di una gara condotta praticamente in solitaria: conquistata la testa della corsa fin dalla fine del primo giro, ha mantenuto la posizione incrementando, passaggio dopo passaggio, il distacco dagli avversari. Al penultimo giro precedeva il campione del mondo, Jordan Sarru (arrivato secondo), con 26” di vantaggio che, amministrati fino al traguardo, gli hanno permesso di conquistare il podio. Terzo posto per il sudafricano Alan Hatherly.
«Una gara bellissima anche se molto dura – ha detto Colombo al termine della gara –. Mi sono divertito, ma ho dovuto davvero attingere a tutte le mie energie. Sono riuscito a portarmi in testa subito dopo il giro di lancio e, da quel momento in poi, siccome mi sentivo bene, ho cercato di imporre un’andatura piuttosto sostenuta. In pochi giri mi sono accorto di aver saldamente in mano la testa della corsa e che avevo un buon distacco sui miei avversari. Le gambe rispondevano bene, quindi ho continuato a mantenere un ritmo di gara elevato e, quando al penultimo giro ho visto che non avevo nessuno alle spalle, sono riuscito ad amministrare il vantaggio accumulato chiudendo senza dover forzare troppo. Sono davvero soddisfatto. Non solo perché questa gara vedeva schierati tanti fra i top rider del mondo, ma perché era un circuito davvero impegnativo, più lungo del solito e che ha messo davvero a dura prova fisico e resistenza. Il risultato raggiunto conferma, una volta di più, le buone sensazioni che ho e mi dà la carica per prepararmi alle prossime sfide: la gara di Leukerbad (prima tappa del Proffix Swiss Bike Cup) del prossimo weekend e la Coppa del Mondo l'8 e il 9 maggio ad Albstadt».