Tutto come da pronostico nel weekend per le ticinesi. Con il Massagno che già pensa all'impegno di Coppa: ‘La partita che vale una stagione’
Weekend senza sussulti in Lega nazionale A per le ticinesi: come da pronostico, più che facile, la Spinelli si è imposta in casa contro il Boncourt, mentre il Lugano ha incassato una pesante sconfitta Ginevra, in casa del capolista.
La partita fra Sam e Boncourt è di quelle che scivolano via senza grandi patemi d’animo, vista la differenza fra le due squadre. Il primo tempo non è un monologo dei padroni di casa perché la squadra di Gubitosa non impone un ritmo elevato in attacco e gioca con un po’ di sufficienza in difesa, soprattutto sul perimetro. Ne sono la dimostrazione le quattro triple, con 4 giocatori diversi, con le quali i giurassiani stanno a galla nel primo quarto. A loro risponde quasi da solo Andjelkovic con un quattro su quattro, e una tripla di Dusan Mladjan: 21 pari alla prima sirena. Secondo quarto in fotocopia con Massagno che dal 30-33 al 5’, sale a +6 a metà gara con un parziale di 18-9: 48-42.
L’entrata di terzo quarto è tutta di Dusan, che con un tre su tre porta il margine a +12, 54-42 al 2’. Poi è un ‘inanz e indré‘ senza molto spettacolo: +11 al 5’, 66 -55 e +10 all’ultima pausa con una tripla di un ottimo Molteni sulla sirena: 76-66. Il +15 a inizio ultimo quarto, sul parziale di 19-2 a cavallo dei due quarti, segna la fine della contesa: 92-70 al 5’.
Gubitosa fa ruotare tutti, preservando i suoi in funzione della gara di Coppa di mercoledì contro l’Olympic, e si finisce con il centesimo punto firmato da Williams, con il Boncourt a raccorciare per addolcire la scoppola: 101-91.
Una Spinelli con Marko Mladjan al minimo, 17', uno Slokar rientrato bene nel contesto di squadra, 11 punti e 4 rimbalzi, e un Molteni finalmente efficace a tutto campo, 15 punti e 5 rimbalzi e la doppia doppia dio Chukwu, 14 punti e 10 rimbalzi. In doppia cifra anche Dusan Madjan, 16, e Nottage, 17, ma bene anche Martino: 6 giocatori in doppia cifra sono l’evidenza del collettivo. Sull’altro fronte un ottimo Kozic, 8/10 e 23 punti, sostenuto dai soliti Cooper, 27 punti e Jankovic 18: poi il buio o quasi.
«L’importante era non farsi male, e tutti con la testa a mercoledì, gara che vale una stagione – sottolinea a fine match Gubitosa –. Però mi è piaciuto quanto fatto come insieme, anche se in difesa non ci siamo dannati certamente. L’intensità l’abbiamo avuta il necessario per mettere al sicuro il risultato».
Per il Lugano, invece, nulla da fare in terra ginevrina: senza due giocatori di peso come Jackson e Louissant, i bianconeri giocano bene il primo quarto, con il Ginevra a fare le belle statuine in difesa: 23-25 dopo 10’. Poi Stimac alza la voce e il secondo quarto, 31-11, evidenzia tutta la differenza fra le due squadre. Secondo tempo di puro esercizio per entrambe le squadre, forse ancor meno di un allenamento, ma si deve pur arrivare al 40’: i parziali di 21-18 e 23-13 sono eloquenti, per un finale di 98-67. La stranezza è Kovac a 0 punti: una rarità per lui in 14' di campo e 0 su 4 al tiro. Per i Tigers Nikolic e Aw 18 punti a testa, briciole per gli altri.