La Vendée Globe 2020 celebra il vecchio marinaio che aveva salvato Kevin Escoffier tra le onde dell'Atlantico. 'Non so come, ma ce l'ho fatta'
Il suo gesto aveva suscitato grande ammirazione. Quando, la notte del 30 novembre, in mezzo alle onde di un Atlantico di quelli agitati, il navigato Jean Le Cam, esperto marinaio francese che con i suoi 61 anni è il più vecchio tra i trentatré iscritti alla Vendée Globe 2020, seguendo la legge del mare abbandona di fatto la regata per andare a salvare Kevin Escoffier, piantato in asso dalla sua barca e costretto ad andare alla deriva nella zattera di salvataggio dopo undici ore tra onde di quattro metri.
Come Bestaven, che alla fine sarà il vincitore di quella che chiamano l'Everest dei mari, o ancora lo sfortunato Boris Herrmann (sfortunato poiché ha urtato un peschereccio nell'ultima notte, mentre inseguiva il sogno di diventare il primo tedesco a vincere questa pazza regata in solitaria intorno al mondo, senza assistenza né scalo), Le Cam ha deciso di virare per andare in soccorso del collega. Con successo, dopo averlo individuato nella notte più nera, fino a riuscire a issarlo a bordo del suo "vecchio" monoscafo, battezzato Yes We Cam.
Inatteso compagno d'avventura di Escoffier per quasi una settimana vissuta tra pianti e sorrisi («non è rassicurante ritrovarsi in mare su una zattera con 35 nodi di vento mentre la tua barca, dopo essersi spezzata in due, e non esagero, comincia ad affondare», furono le parole del naufrago francese), prima che una fregata della marina nazionale venisse a prelevare il quarantenne di St. Malo, Jean Le Cam alla fine è riuscito a tornare a terra, alle Sables d'Olonne, 80 giorni, 13 ore, 44 minuti e 55 secondi dopo essere partito. Sinonimo di ottavo posto, poi convertito in quarto grazie alle oltre sedici ore di abbuono per il salvataggio di un esausto Escoffier. Ciò che costituisce il suo secondo miglior risultato di sempre, dopo la medaglia d'argento nell'edizione di un ormai lontano 2005.
«Non so come sono arrivato fin qui. Onestamente non lo so, ma vabbé, è fatta» esclama il vecchio Le Cam dopo aver tagliato il traguardo. Prima di aggiungere un «sono arrivato alla fine, della fine, della fine» che la dice lunga su cosa significhi davvero lanciare il guanto di sfida all'Everest dei mari.