Il 27enne ginevrino prosegue la sua avventura intorno al globo, al quindicesimo posto su 27 barche rimaste in gara. Davanti, invece, c'è una nuova avaria
Dopo essersi presentato in ritardo all'appuntamento con l'Oceano indiano al Capo di Buona Speranza, ormai una settimana fa, Alan Roura ha vissuto una settimana senza incidenti prima di giungere all'altezza delle Kerguelen, le isole francesi nell'arcipelago delle Terre australi, sull'estenuante giro del mondo in solitaria della Vendée Globe. Al timone della sua "La Fabrique", Il ventisettenne ginevrino occupa attualmente il qundicesimo posto sulle trentatré imbarcazioni della classe Imoca 60 che hanno preso il mare alle Sables-d’Olonne l'8 novembre, di cui però soltanto ventisette sono ancora in gara dopo i ritiri degli inglesi Alex Thompson e Samantha Davis e dei francesi Fabrice Amedeo, Sébastien Simon, Kevin Escoffier e Nicolas Troussel.
In navigazione da oltre un mese, a quasi metà delle ventidue mila miglia nautiche teoriche previste (circa 40 mila chilometri) l'impressione è che i velisti più rapidi siano in grado di abbattere il record stabilito da Armel Le Cléac'h, che nell'ultima edizione circumnavigò il globo senza scali né assistenza in 74 giorni, 3 ore, 35 minuti e 46 secondi. Roura, dal canto suo si era fissato l'obiettivo di chiudere nella top ten entro un massimo di ottanta giorni, ma la missione si annuncia perlomeno molto difficile, considerando che finora il giovane romando non è stato in grado di rispettare la tabella di marcia.
Fino a ieri pomeriggio, in fuga c'era il terzetto guidato da Charlie Dalin e completato da altri due francesi, Yannick Bestaven e Thomas Ruyant, in rotta verso la Tasmania. A inizio serata, però, Dalin e la sua “Apivia” sono stati costretti a rallentare, apparentemente a causa di un problema ai foil, quelle alette che permettono sostanzialmente la planata alle barche di nuova generazione. «Mentre stava navigando in testa, 65 miglia davanti a Yannick Bestaven, Charlie ha contattato il team dopo aver avvertito un rumore che, per il momento, non attribuisce a un oggetto flottante non identificato» scrive in una nota il team del trentaseienne navigatore normanno, alla sua prima partecipazione alla tremenda Vendée Globe. «Charlie non ha avvistato alcuna perdita nello scafo sotto la linea di galleggiamento, ma prosegue nelle verifiche per anticipare eventuali riparazioni e farà di tutto per gestire al meglio la situazione» aggiunge il team di Apivia. All'ultimo rilevamento, Dalin vantava ormai sole 42 miglia nautiche di vantaggio su Bestaven e 54 su Ruyant.