Il gallese era caduto nella fase neutralizzata della frazione edll'Etna e aveva chiuso a oltre 12' dal vincitore. Non ha preso il via della quarta tappa
Stagione nera per Geraint Thomas. Vincitore del Tour de France 2018 e secondo classificato nel 2019, il gallese non ha perso parte alla Grande Boucle 2020 e ha deciso di dirottare i suoi obiettivi sul Giro d'Italia con l'intenzione di vendicare lo sfortunato 2017, quando era stato costretto al ritiro al via della 13ª tappa a causa di una caduta. È andata ancora peggio quest'anno. Finito a terra nella fase neutralizzata al via della frazione di lunedì, il gallese era giunto al traguardo sull'Etna con oltre 12' di ritardo dal vincitore, l'ecuadoriano Caicedo. Questa mattina, per i postumi della caduta, ha deciso di non prendere il via della frazione numero 4.
Lunedì sera, al termine della tappa, il 34.enne britannico si era sottoposto a una serie di radiografie per chiarire i dolori all'anca. In un primo tempo non erano state evidenziate fratture, ma una seconda serie di lastre effettuate in mattinata ha rivelato una "piccola frattura della parte inferiore del bacino". «Il suo ritiro, precauzionale, è d'obbligo, perché si tratta di una frattura che potrebbe facilmente aggravarsi», ha sottolineato Phil Riley, medico della squadra.«È estremamente frustrate – ha sottolineato Thomas –. Avevo lavorato moltissimo in vista del Giro. Avevo fatto tutto quanto in mio potere e mi sentivo altrettanto bene, se non meglio, di quando avevo vinto il Tour».
La Ineos, considerata la squadra faro del ciclismo mondiale, si è così vista sfuggire di mano il secondo grande giro. Al Tour de France aveva puntato tutto su Egan Bernal, vincitore dell'edizione 2019, ma il colombiano, dopo diversi giorni difficili, aveva deciso di non prendere il via della 17ª tappa. Per salvare almeno in parte la stagione, alla compagine britannica non rimane che la Vuelta a España, nel corso della quale il capitano sarà Chris Froome.