Scatta domani la caccia all'anello della Nba. LeBron James cerca il quarto titolo, Jimmy Butler vuole impedirglielo
Vogliono tornare sul trono della Nba. Da una parte LeBron James e i Los Angeles Lakers, favoriti e guidati dallo spirito di Kobe Bryant, dall'altra i Miami Heat, spensierati outsider guidati da Jimmy Butler. A partire da domani va in scena una finale senza precedenti. D’altra parte, tutta la stagione può essere considerata senza precedenti, tant’è che sta entrando nel suo atto conclusivo a quasi un anno dal suo inizio. E c’è stato un momento nel quale si pensava che non sarebbe nemmeno stato possibile giocarselo, l’anello.
Prima la crisi diplomatica con la Cina, frutto di un tweet di un dirigente di Houston a sostegno dei manifestanti di Hong Kong. Poi la scomparsa dell'emblematico ex commissioner David Stern, seguito dall'incommensurabile shock della morte di Kobe Bryant, il cui ricordo aleggia su questa finale, la prima dei Lakers da dieci anni a questa parte. E poi c'è stato l'11 marzo, quando Adam Silver, il nuovo commissioner, ha deciso di chiudere la stagione dopo il test positivo al Covid-19 di Rudy Gobert. Dopo quattro mesi e mezzo, nonostante la crisi sanitaria che ha colpito duramente (e che sta tutt’ora flagellando) gli Stati Uniti, con più di 204.000 morti, la macchina della Nba si è rimessa in moto nella bolla Disney World a Orlando (Florida). Ma, nonostante la bolla, non ha potuto sfuggire all’ondata di rabbia scatenatasi dopo le violenze in serie contro cittadini di colore da parte dei agenti di polizia. La morte di George Floyd a Minneapolis, così come l’uccisione di Jacob Blake a Kenosha (Wisconsin) hanno penetrato la bolla di Orlando. Arrabbiati, i Milwaukee Bucks hanno boicottato la loro partita contro Orlando, primo passo di uno sciopero che ha nuovamente fermato per qualche giorno la stagione.
Si è pensato che in circostanze così particolari, a porte chiuse e senza il sostegno del pubblico, la squadra che avesse sollevato il trofeo non avrebbe avuto lo stesso rispetto di qualsiasi altro campione. Che un asterisco sarebbe stato affiancato nell’albo d'oro al nome dei campioni. Quell'asterisco darà invece ai vincitori un valore speciale, come ha spiegato Austin Rivers (Houston) prima della ripartenza. «Chiediamo a dei ragazzi che sono stati lontani dai campi per tre, quattro mesi di tornare, di ritrovare l’alchimia, di giocare durante una pandemia e nel contempo essere focalizzati sulla Black Lives Matter. E durante tutto questo periodo dovranno lasciare le loro famiglie per vivere in una bolla. Per tutte queste e altre ragioni, credo che sarà uno dei titoli più difficili da vincere».
È la prima volta nella storia dell'Nba che due squadre reduci da una stagione nella quale non hanno perso parte ai playoff, si incontrano l’anno successivo per disputarsi l’anello. I Lakers sono in lizza per il 17° titolo e per eguagliare il record di Boston, gli Heat puntano a un 4. titolo per la loro sesta finale in 15 anni.
Il minimo comun denominatore tra le due squadre è ovviamente LeBron James. Lbj è stato campione con Miami nel 2012 e nel 2013, con Erik Spoelstra già sulla panchina degli Heath. James, che giocherà la sua decima finale, è stato poi incoronato nel 2016 con Cleveland e sogna a 35 anni di conquistare l’anello con una terza squadra, come prima di lui avevano fatto Robert Horry e John Salley. E a spalleggiarlo avrà l'indispensabile Anthony Davis... «Ecco perché sono venuto qui – ha detto sabato dopo aver eliminato Denver –. Ho sentito ciò che è stato detto sulle presunte ragioni per cui sono venuto a Los Angeles, che non era per il basket... Il mio infortunio all'inguine dell'anno scorso ha alimentato queste voci, ma non ha mai influito sul mio stato d'animo e non ha mai interferito con il mio obiettivo».
Sulla sua strada ci sarà il leader degli Heath, Jimmy Butler, affiancato dal talento di Bam Adebayo, Goran Dragic e Tyler Herro. Questa squadra ha dimostrato di saper combattere sconfiggendo Milwaukee (4-1) e Boston (4-2). «La chiave, ed è così da molto tempo se vogliamo vincere, è che dobbiamo battere LeBron James. Non potremo concentrarci solo su di lui perché ha molti giocatori di talento attorno a sé, ma la sfida da superare rimane sempre la stessa: LeBron James», ha riassunto Butler.