La valmaggese domina i 100 (11''18). Personale abbassato a 46''15 (record ticinese) per Ricky Petrucciani nei 400 e a 50''98 per Mattia Tajana nei 400 ostacoli
Quanto fosse speciale l'atmosfera del Comunale di Bellinzona, Ajla Del Ponte in fondo già lo sapeva. Ma quanto è bello trovare delle conferme a sensazioni del genere, anche se già note. Già assaporate in un passato che, alla luce del radioso presente, quasi sbiadisce. Le stagioni passate, per Ajla, sono state una palestra, una rampa di lancio. Ora ha spiccato il volo. A Bellinzona non ha certo tradito le attese, al contrario. Ha mandato in visibilio il pubblico con un 100 da autentica padrona della disciplina. Autoritaria, sin dall'uscita dai blocchetti. Semplicemente la più forte.
L'eccellente 11''18 di un 100 con cui ha strapazzato la pur qualificata concorrenza con l'ennesimo tempo di livello mondiale non fa che confermare la magìa di un Galà che ha impreziosito con un'altra perla la collana di successi della ticinese, beniamina di uno stadio che la ha dato una carica supplementare. La conferma di una condizione di forma strepitosa che l'ha proiettata ai vertici della velocità europea. Ticino terra di eccellenze sportive, il Comunale la ribalta che ne esalta le gesta. Un connubio di enorme successo che si rinnova edizione dopo edizione. Anche in una stagione fortemente condizionata come quella che sta volgendo al termine, il Galà dei Castelli si è proposto come un appuntamento imperdibile. Solo rinviato, non annullato, evviva.
Quanto sia speciale la pista del Comunale, ora lo sa bene anche Ricky Petrucciani, autore del miglior tempo personale e quindi del nuovo record ticinese con un 46''15 figlio del quarto posto nel 400 vinto dal redivivo campione olimpico in carica Van Niekerk, a lungo assente dalle competizioni e tornato in pista proprio a Bellinzona. Il sudafricano è stato autore di un finale di giro di pista irresistibile, a testimonianza di un talento cristallino che nella prossima stagione lo riporterà ai livelli di eccellenza che gli competono.
Speciale, seppur se in modo diverso, il 15 settembre anche per Selina Büchel, seconda in un 800 vinto con il nuovo record dello stadio (1'58''10) dalla norvegese Hedda Hynne. Da un lato, perché è stato il miglior 800 femminile di sempre a Bellinzona con quattro atlete sotto l'1'59. D'altro canto, perché oggi Selina Büchel si sposa, e ieri dopo la gara è tornata immediatamente a casa per l'addio al celibato. Se questo non è attaccamento al Galà...
Ma Selina non è l'unica che al meeting all'ombra dei castelli è affezionata. Mujinga Kambundji, regina dello sprint elvetico, ha voluto esserci nonostante sia infortunata. Per vedere all'opera la 18enne sorellina Ditaji (molti addetti ai lavori sono certi, è lei la più veloce delle due...). Per testimoniare la sua vicinanza a un evento che sente suo, e per mettere al collo la medaglia di bronzo vinta sui 60 metri agli Europei indoor del 2017 per effetto della squalifica di un'atleta che l'aveva preceduta sul traguardo di Belgrado dove la bernese giunse quarta. Emozioni forti, anche queste. Come quelle regalata dalla premiazione della gara dei 110 ostacoli affidata a Stelio Conconi e intitolata alla memoria di Fiorenzo Marchesi, indimenticato atleta e allenatore di tanti campioni ticinesi del passato.
Il Galà è questo: un fiore all'occhiello nel panorama dell'offerta sportiva svizzera. Un condensato di emozioni, di prestazioni di livello mondiale all'interno della cornice decisamente molto ospitale del Comunale rimesso a nuovo, infiammato dai 1'000 spettatori che hanno avuto il privilegio di esserci. E di applaudire il 54''98 della duplice campionessa europea Lea Sprunger che ambiva a una corsa attorno ai 55'', e il primato personale di Mattia Tajana del Gab, atleta che al Comunale è nato e suda ogni giorno, sceso sotto la soglia dei 51'' nei 400 ostacoli (50''98, 51''09 il limite precedente).