I Bucks non scendono sul parquet in protesta con il ferimento di Jacob Blake, colpito alla schiena dalla polizia
La Nba, che sta disputando i playoff, comincia a boicottare le partite per protestare contro il ferimento di Jacob Blake, il 29enne colpito alla schiena dalla polizia a Kenosha, Wisconsin.
Il primo incontro a saltare è quello tra i Milwaukee Bucks della star Giannis Antetokounmpo e Magic Orlando, che oggi dovevano giocare gara 5. Contrariamente ai loro avversari, i Bucks non si sono presentati sul parquet per il riscaldamento, scegliendo di rimanere negli spogliatoi per protestare contro l'episodio razzista.
La decisione dei Milwaukee Bucks di boicottare Gara 5 di playoff contro gli Orlando Magic sta trovando l'appoggio dei giocatori delle altre squadre. Da LeBron James a Donovan Mitchell in tanti, in questi minuti, attraverso i social network si stanno schierando al fianco dei Bucks. "Chiediamo un cambiamento. Siamo stufi di tutto questo", il tweet di LeBron James; "Chiediamo giustizia" gli ha fatto eco Donovan Mitchell. La scelta dei Bucks ha trovato anche l'appoggio di Alex Lasry, vicepresidente e figlio del coproprietario dei Bucks: "Alcuni valori sono più grandi del basket - ha twittato Lasry- La posizione assunta oggi dai giocatori e dall'organizzazione dimostra che siamo stufi. Quando è troppo è troppo. Il cambiamento deve avvenire. Sono incredibilmente orgoglioso dei nostri ragazzi e siamo al 100% con i nostri giocatori pronti ad assisterli e a portare avanti un vero cambiamento".
La Nba ha deciso di rinviare tutte e tre le partite di playoff previste oggi dopo che i Milwaukee Bucks, squadra del Wisconsin, hanno boicottato la sfida contro Orlando Magic per il caso Blake. Le altre due gare sono Houston Rockets-Oklahoma City Thunder e Los Angeles Lakers-Portland Trail Blazers. Tutte sono state riprogrammate.