Gli organizzatori dei Giochi rinviati a causa del Virus confermano i siti di gara e adesso proveranno a ridurre i costi, a partire da quelli delle cerimonie
Si terranno nel 2021 invece di 2020, ma quella sarà praticamente l'unica differenza fra i Giochi che sarebbero dovuti cominciare fra una settimana in Giappone e l'edizione che per colpa della pandemia è slittata all'estate dell'anno prossimo. Infatti, oggi gli organizzatori delle Olimpiadi nipponiche hanno annunciato che tutti i siti prenotati quest'anno sono stati confermati anche per il 2021, eliminando così un significativo ostacolo logistico alla disputa dell'evento. Questo dopo aver risolto gli eventuali problemi di sovrapposizione, per un evento che sarà quindi in tutto e per tutto simile a quello rinviato quest'anno.
Restano invece ancora da risolvere i problemi relativi all'impatto economico dello spostamento al 2021, non del tutto quantificati. In particolare, Tokyo 2020 - a dispetto del rinvio, la denominazione dell'evento rimarrà infatti immutata - dovrà compensare le società che in precedenza avevano prenotato per il 2021 i numerosi siti che ospiteranno le gare. Inoltre, gli organizzatori stanno cercando d'identificare i modi per limare il più possibile costi, a cominciare da quelli delle cerimonie di apertura e chiusura. Infine, iI rimborsi per i biglietti per gli spettatori impossibilitati a seguire l'evento a causa del rinvio all'anno prossimo verranno effettuati a partire dall'autunno.