Il commissioner della Nfl apre le porte al ritorno in campo del quarterback a lungo boicottato perché metteva un ginocchio a terra durante l'inno nazionale
Da paria a simbolo da incensare sull'altare del "politically correct"? È quanto potrebbe succedere a Colin Kaepernick, 32.enne ex quarterback di San Francisco, messo al bando dalla Nfl dal 2017. Un anno prima, il giocatore, figlio di una bianca e di un nero e adottato da una famiglia bianca, aveva iniziato a protestare contro la violenza della polizia nei confronti delle persone di colore. E lo aveva fatto con un gesto tanto semplice quanto eclatante e divisivo: mettere un ginocchio a terra durante l'esecuzione dell'inno nazionale prima delle partite. Adesso, dopo tre anni durante i quali la lega ha cercato in ogni modo di ostacolare il suo ritorno in campo, il commissioner Nfl, Roger Goodell, ha riaperto le porte a Kaepernick... «Se vorrà riprendere la carriera Nfl, bisognerà per forza che qualche squadra gli conceda un'opportunità. Ne sarei molto felice e sosterrei la franchigia che si muovesse in questa direzione. Anzi, incoraggio tutte le squadre a imboccare questa strada».
Un'inversione di rotta a 180 gradi, sull'onda delle tensioni razziali che stanno divampando negli Stati Uniti, dove a seguito della morte di Geroge Floyd, il gesto di inginocchiarsi è diventato popolare in tutto il mondo. Il fatto che molti giocatori e allenatori della Nfl abbiano chiamato in causa direttamente l'eccessiva cautela dei vertici della Lega e di diversi proprietari (primo fra tutti Jerry Jones, numero uno dei Dallas Cowboys) nel prendere posizione a favore dei movimenti di protesta, ha indotto Goodell a cercare di correre ai ripari. E dopo aver concesso ai giocatori il diritto d inginocchiarsi durante l'inno (gesto mai visto di buon occhio, ma comunque neppure proibito nel 2016, nonostante le invettive di Doland Trump), ha aperto uno spiraglio per il ritorno in campo di Kaepernick. Ora la palla sta nelle mani delle 32 squadre: staremo a vedere chi sarà disposto a dar seguito alle parole del commissioner.