Il direttore della Grande Boucle risponde alle idee della ministra dello sport. 'Meglio la cancellazione'. Data limite per decidere: il 15 maggio.
Se il Tour de France 2020 potrà davvero aver luogo lo sanno soltanto le stelle, ma una cosa è comunque certa: non si disputerà senza spettatori. Il direttore della Grande Boucle, Chrisitan Prudhomme ha respinto categoricamente le recenti affermazioni rilasciate dalla ministra dello sport francese Roxana Maracineanu, la quale si era detta favorevole a una corsa senza pubblico. Piuttosto che farlo a porte chiuse, tanto vale annullarlo "tout court", ha fatto sapere il numero uno della corsa a tappe più importante al mondo. Tuttavia, ha precisato Prudhomme, siccome la data di inizio è fissata al 27 giugno (da Nizza), gli organizzatori della società Aso hanno fissato al 15 maggio la data limite per decidere in merito al regolare svolgimento della corsa.
L'Unione ciclistica internazionale (Uci) ha prorogato fino al 1º giugno il bando per le competizioni di tutte le discipline, ma vi sono pure scenari nei quali l'attività non potrebbe riprendere prima del 1º luglio, del 15 luglio o, addirittura, del 1º agosto. Per far sì che il Tour de France possa avere luogo senz dover far capo a date alternative sempre difficili da reperire in un calendario intasato, il via libera dovrebbe essere dato per inizio giugno. Infatti, l'Uci ha previsto che dal giorno in cui comunicherà la ripresa dell'attività, ai ciclisti venga dato un periodo di 30 giorni di preparazione, anche sotto forma di corse minori.