Lo slittamento dei Giochi costringerà le istanze internazionali a pesanti modifiche dei loro calendari. Mondiali di atletica nel 2022?
Nel 2020 i Giochi olimpici non si disputeranno, questo è certo. Il Comitato internazionale olimpico (Cio) li ha rinviati al 2021, presumibilmente nelle stesse date (fine luglio - inizio agosto). È dunque stata data una risposta al quesito che da settimane (se non da mesi) aleggiava sul mondo dello sport. Ma i punti interrogativi non si sono volatilizzati, si sono semplicemente spostati nel paniere delle singole federazioni internazionali. Gli sport che fanno parte del mondo olimpico, infatti, dovranno sistemare i loro calendari per far spazio allo slittamento dei Giochi. Facciamo qualche esempio.
La disciplina regina del movimento olimpico ha subito deciso di facilitare il compito al Cio, evocando la possibilità di uno spostamento al 2022 dei Mondiali previsti l'anno prossimo a Eugene (Oregon).
I campionati del mondo sono in programma dal 16 luglio al 1º agosto a Fukuoka, in Giappone. La federazione internazionale (Fina) è pronta a mostrare buona volontà e studierà «la flessibilità delle date, se necesario in accordo con il Cio», sottolineando nel contempo che «il principale obiettivo è di garantire il successo dell'evento faro della Fina». Sarà possibile risolvere l'equazione? Difficile dirlo. Anche perché a tutto ciò si aggiunge la riprogrammazione degli Europei, in calendario nell'estate 2020 a Budapest, ma pure loro posticipati.
Entrambe le discipline hanno regole simili: i Mondiali hanno luogo ogni due anni, eccezion fatta per le stagioni olimpiche. Nel 2021 la rassegna iridata dello judo è prevista in settembre a Tashkent, in Uzbekistan, mentre quelli di ginnastica artistica si svolgeranno a Copenaghen dal 18 al 24 ottobre. Il rischio di sovrapporsi alla quindicina olimpica è dunque evitato, ma occorrerà capire come si muoveranno le federazioni. Quella di ginnastica ha affermato che «farà il possibile per adattare il suo calendario». Per quanto riguarda lo judo, è stato proposto un anticipo dei Mondiali 2021 al 2020, ma la federazione si è limitata a sottolineare che «bisognerebbe certamente ripensare, anche in maniera parziale, tutto il calendario».
Nel 2021 erano in programma gli Europei: in giugno in Francia e Spagna per le donne, in agosto in Germania, Italia, Georgia e Repubblica ceca per gli uomini. È difficile pensare che la Nba e l'Eurolega siano pronte a liberare i giocatori per due manifestazioni in una stagione. Il vice-presidente della Fiba Europa, Jean-Pierre Siutat, ha suggerito che l'Euro femminile sia posticipato al 2023, in modo da servire da test per i Giochi di Parigi, mentre la rassegna continentale maschile potrebbe essere spostata al 2022, stagione priva di grandi avvenimenti internazionali.
La Nations League, competizione annuale organizzata tra giugno e luglio, non si ferma nemmeno negli anni olimpici. Per contro, per gli Europei, in programma a fine estate (Repubblica ceca, Finlandia, Estonia e Polonia per gli uomini, Serbia, Bulgaria, Croazia e Romania per le donne) andrà trovata una soluzione.
Se i Giochi dovessero essere riproposti nelle stesse date del 2020, inizierebbero due giorni prima della fine del Tour de France. Il calendario Uci della prossima stagione è già stato stilato, ma bisognerà rimetterci mano ed anticipare di una settimana la Grande Boucle come capita sempre negli anni di grandi avvenimenti internazionali. Soluzione alternativa, modificare il programma dei Giochi e spostare più in là le prove su strada, di norma programmate nei primi giorni. I pistard, invece, i loro Mondiali li disputano in inverno, per cui non ci sarebbe concomitanza. Nella mountain bike andrebbe anticipata, come sarebbe stato il caso quest'anno, l'assegnazione della maglia iridata.
Marigini di manovra ridotti all'osso per una disciplina il cui calendario è intasato di tornei praticamente a ogni settimana. Una storia che si ripete ogni quattro anni...
Tra gli altri sport che nel 2021 dovrebbero organizzare i loro Mondiali e che dovranno giocoforza adattare il calendario, vi sono il canottaggio (Cina), il badminton (Spagna), la canoa-kayak (sprint a Copenaghen, slalom a Bratislava), la scherma (Cairo), il sollevamento pesi (Lima), la lotta (Oslo, ma in ottobre), il pentathlon moderno (Minsk), il taekwondo (Cina), il tiro con l'arco (Stati Uniti) e il tiro (sede non ancora attribuita).
L'opzione primavera non è per ora stata scartata dal Cio, ma si urterebbe con il calendario degli sport di squadra, che proprio in quei mesi porteranno a termine le rispettive stagioni: i playoff della Nba e le final four di Eurolega per il basket, la finale di Champions League per la pallamano e per il volley, la conclusione dei campionati di calcio (con la finale di Champions e Europa League)... E andrebbe a interferire pure con il ciclismo, più precisamente con le classiche primaverili e il Giro d'Italia (già costretti ad alzare bandiera bianca quest'anno), con il tennis (Miami e Roland-Garros) e con gli Europei di ginnastica artistica e judo.