SCI ALPINO

A Kvitfjell salta il superG, la Coppa va a Caviezel

Il grigionese ha conquistato il titolo di specialità senza aver vinto una sola gara di Cdm. Grande regolarità in stagione con quattro podi in sette gare

(Mauro Caviezel bacia la Coppa)
8 marzo 2020
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Dopo Beat Feuz, Mauro Caviezel. La Svizzera maschile si è portata a casa una seconda Coppa di specialità dopo quella conquistata da Feuz in discesa. E anche questa volta si è trattato di un trionfo senza la necessità di scendere in pista. Il superG previsto a Kvitfjell, in Norvegia, è stato infatti annullato a causa delle cattive condizioni atmosferiche. Ciò ha consentito al 31.enne grigionese di mantenere tre punti di vantaggio nei confronti dell'austriaco Vincent Kriechmayr. Determinante è dunque stato il secondo posto di una settimana fa sulle nevi di Hinterstoder che aveva consentito a Caviezel di raggiungere quota 365 punti. E siccome le finali previste a Cortina d'Ampezzo sono state cancellate venerdì a causa dell'epidemia di coronavirus che ha colpito l'Europa, a soprattutto l'Italia, in calendario non vi sono più superG per permettere a Kriechmayr e al norvegese Aleksander Kilde di superare l'elvetico.

Quattro volte sul podio

Alla base del successo di Caviezel vi è la grande regolarità espressa sull'arco dell'intera stagione. Va infatti sottolineato come il grigionese, pur conquistando la Coppa di specialità, non sia ancora riuscito a salire sul gradino più alto di un podio di Coppa del mondo. Se prendiamo i risultati a partire dalle finali di Cdm della scorsa stagione a Soldeu, Caviezel in superG non ha mai abbandonato la top 5 e nelle ultime sette prove è salito sul podio in quattro occasioni: terzo a Beaver Creek, secondo a Saalbach e secondo pure a Hinterstoder.

Da Zurbriggen a Caviezel, otto coppette

La Coppa del mondo di superG torna in Svizzera a distanza di nove anni. L'ultimo a conquistarla era stato il neocastellano Didier Cuche. Caviezel è il quinto elvetico a fregiarsi di questo onore. Prima di lui e di Cuche si erano imposti Pirmin Zurbriggen dal 1987 al 1990, Franz Heinzer nel 1991 e Paul Accola nel 1992. Sei coppe consecutive che la dicono lunga su come lo sci svizzero fosse stato il più veloce ad adattarsi all'introduzione, nella stagione 1985-86, della Coppa del mondo della nuova disciplina. Le vittorie di Feuz e Caviezel vanno ad aggiungersi alla doppietta in campo femminile firmata da Corinne Suter. Si tratta della terza volta che la Svizzera riesce a conquistare tutte e quattro le coppette di velocità: nel 1987 Zurbriggen si era aggiudicato sia la discesa, sia il superG, Michela Figini aveva vinto la discesa e Maria Walliser il superG; un anno dopo altro colpo doppio di Zurbriggen, imitato tra le ragazze dalla Figini.

Alla luce dell'annullamento della gara odierna e della cancellazione delle finali di Cortina, nella Coppa del mondo maschile rimangono soltanto due gare, in programma settimana nel prossimo weekend a Kranjska Gora, tradizionale sede di prove tecniche (uno slalom e un gigante). Se le coppe di velocità hanno trovato un padrone, rimangono in bilico quelle tecniche e, soprattutto, quella della classifica generale, dove al momento Kilde vanta 54 punti di vantaggio nei confronti del francese Alexis Pinturault, il quale però in Slovenia si troverà su un terreno a lui favorevole. Numeri alla mano, l'altro norvegese Henrik Kristoffersen può ancora sperare di mettere le mani sul bottino più ambito e succedere in tal modo all'austriaco Marcel Hirscher: ha 161 punti di ritardo nei confronti del connazionale e nel caso in cui dalle due prove di Kranjska Gora sia Kilde, sia Pinturault dovessero uscire senza punti, a gioire potrebbe essere proprio Kirstoffersen.

Il secondo weekend di marzo non ha visto in pista le ragazze, le quali torneranno a gareggiare da giovedì a sabato ad Are (Svezia) per le ultime tre prove stagionali: uno slalom parallelo, un gigante in notturna e uno slalom. Da decidere l'assegnazione della Coppa generale, con Marta Bassino a quota 1'378 punti davanti a Mikaela Shiffrin con 1'225 (dovrebbe tornare in gara proprio ad Are dopo il lutto familiare che le ha fatto perdere diverse gare) e a Petra Vlhova (1'189), così come quelle di specialità: nel gigante comanda Bassino (407), davanti a Vlhova (333), Shiffrin (314) e Marta Bassino (309), mentre tra i plaetti stretti la lotta è a due tra la Vlhova (460) e la Shiffrin (440).