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Sognando Berlino

In Germania, la ticinese punta alla top-15 nei 100 e a un posto sul podio nella 4 x 100: ‘Mi sento pronta e in forma’

2 agosto 2018
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L’ultimo sprint verso gli Europei di Berlino Ajla Del Ponte lo piazza a Losanna. È qui, in riva al Lemano, che la ticinese e tutte le ragazze allenate da Laurent Meuwly stanno affinando la loro preparazione. «Sabato partiremo alla volta di Berlino – racconta la 22enne velocista dell’Us Ascona –. Sarà la mia prima volta in assoluto nella capitale tedesca: non vedo l’ora di scoprire almeno in parte questa città, anche se non mi faccio grandi illusioni; tempo per il turismo non ne avrò certo molto».

Una prima volta, per lei, lo sarà anche dal profilo sportivo, perché a questa edizione degli Europei, oltre che ai blocchetti di partenza della staffetta 4 x 100, Ajla lo sarà pure a quelli di una gara individuale: i 100 m (due anni fa, ad Amsterdam, aveva corso unicamente la staffetta). «È da un anno che attendo questo momento. Anzi, due anni, visto che avevo mancato il limite per Amsterdam per un niente: due centesimi... Uno smacco, ma non mi sono lasciata abbattere: anzi, mi ha dato lo sprone per riprovarci subito con ancora più motivazione, e già il 17 giugno dell’anno scorso a Bulle ho staccato il biglietto per questi Europei (correndo in 11”42 contro gli 11”50 del limite, ndr)».

‘Avere qualche giorno di pausa tra una gara e l’altra mi permette di prepararmi con serenità’

Ajla Del Ponte non si è però fermata lì. Nei mesi che sono seguiti ha limato ulteriori centesimi al suo personale, fino a portarlo a 11”21 (La Chaux-de-Fonds, lo scorso 1° luglio), terzo miglior crono svizzero da sempre (perché Sarah Atcho qualche giorno dopo è stata più veloce di lei di un centesimo): con questo biglietto da visita la ticinese può davvero ambire a qualcosa di interessante nelle qualificazioni di lunedì (dalle 17.45): «Il fatto di essermi qualificata non mi ha certo appagata. Il tempo di Zofingen mi colloca al diciassettesimo posto dei valori europei, ragion per cui a questo punto ambisco a un posto nelle semifinali di martedì (che sono in programma alle 19.05, mentre la finale è in programma alle 21.20). Considerando che le migliori dodici sono ammesse direttamente alle semifinali, ho buone possibilità di battermi per le prime posizioni delle qualificazioni».

Qual è il tuo obiettivo personale? «Mi piacerebbe un posto nella top-15, anche se molto dipenderà dalla forma del giorno di tutti. Io mi sento pronta: sarebbe bello realizzare un nuovo record personale. La forma c’è, e negli ultimi allenamenti mi sembra di essere ancora migliorata. Adesso, prima di partire per Berlino ho ancora un allenamento da assolvere, ma stavolta con la staffetta».

Un quartetto ambizioso

Già, la staffetta: l’altra prova che vedrà impegnata la ticinese, e che le aveva regalato il quinto posto due anni fa ad Amsterdam: «Il fatto che tra l’una e l’altra gara ci sia qualche giorno di pausa è senza dubbio positivo per me. In questi giorni ho tutto il tempo per concentrarmi quasi esclusivamente sulla gara individuale. Poi, appunto, da mercoledì volterò pagina e inserirò la... modalità 4 x 100 m (le cui semifinali e finale sono in programma domenica 12)». Una 4 x 100 m parecchio ambiziosa, considerando che in dote si porta il quinto posto di Amsterdam in 43”00) , il quinto ai Mondiali di Londra dell’anno scorso (42”51) e che in stagione ha corso in 42”29 – nuovo primato svizzero – vincendo la prova di Diamond League di Athletissima a Losanna. «Non possiamo nasconderci più di tanto: possiamo e vogliamo batterci per una medaglia. È tutta la stagione che ci stiamo allenando per raggiungere questo obiettivo e, considerati i tempi di cui siamo capaci, il podio è alla nostra portata, visto anche ciò di cui siamo capaci, come abbiamo dimostrato ad Athletissima. E abbiamo ancora un buon margine per limare altri preziosi centesimi, considerando che la nostra stagione è stata pensata in modo da avere il picco di forma proprio durante questi Europei. È anche vero che nella staffetta l’imprevisto è sempre in agguato: è possibile vincere il titolo come non terminare nemmeno la gara: a volte basta una sbavatura per mandare alle ortiche mesi e mesi di preparazione. È un’eventualità che dobbiamo sempre tenere presente e dunque avere la massima concentrazione in ogni frangente. Poi, una volta raggiunta la finale, spingere al massimo vedendo fino a che punto arriveremo». La risposta, appunto, la si conoscerà domenica 12 agosto, con le semifinali programmate alle 19.20 e la finale alle 21.20.