In aumento anche gli interventi su contenuti di violenza, 21,7 milioni in un trimestre rispetto ai 12,4 milioni del trimestre precedente
Facebook nel primo trimestre 2022 è intervenuta su 1,8 miliardi di contenuti spam, in aumento rispetto a 1,2 miliardi nel quarto trimestre 2021; ma anche su 21,7 milioni di contenuti di violenza, in aumento rispetto ai 12,4 milioni nel quarto trimestre del 2021. Lo spiega la società nel suo report periodico sull’applicazione degli standard della comunità, specificando che il risultato è dovuto al "miglioramento e all’espansione della tecnologia di rilevamento proattivo".
Su Instagram, invece, nel periodo considerato la società ha agito su 1,8 milioni di contenuti di droga, in aumento rispetto a 1,2 milioni rispetto al quarto trimestre 2021 ed ha anche visto un aumento del tasso di rilevamento proattivo di contenuti di bullismo e molestie dal 58,8% nel quarto trimestre 2021 al 67% nel primo trimestre 2022. "Nel corso degli anni abbiamo investito nella tecnologia per migliorare il modo in cui possiamo rilevare i contenuti che violano gli standard della comunità. Con questi progressi sapevamo che avremmo commesso degli errori, quindi è stato ugualmente importante investire anche nel perfezionamento delle nostre politiche, della nostra applicazione e degli strumenti che diamo agli utenti", spiega Guy Rosen, VP of Integrity.
La società rende noto inoltre il Transparency report degli ultimi sei mesi del 2021, dal quale si evince che le richieste di dati degli utenti da parte del governo globale sono aumentate del 2% da 211’055 a 214’777. Del volume totale, gli Stati Uniti continuano a presentare il più grande numero di richieste, seguiti da India, Germania, Francia, Brasile e Regno Unito. Nel periodo considerato, inoltre, ha identificato 38 interruzioni dei servizi di Facebook in 12 Paesi, rispetto a 62 interruzioni in 17 Paesi nella prima metà del 2021.