Non solo riduce le prestazioni dei moduli installati negli edifici, ma può anche diminuirne la durata di vita
L’ombra proiettata sui moduli fotovoltaici integrati negli edifici non solo riduce le loro prestazioni, ma può anche diminuirne la durata di vita, secondo uno studio della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi).
La ricerca, effettuata in collaborazione con il Politecnico federale di Losanna (Epfl), ha preso in esame 55 piccoli sistemi integrati sui tetti di edifici in Svizzera. Tutti erano già installati da un periodo compreso fra cinque e dieci anni. Alcuni di questi impianti si sono rivelati molto meno efficaci di altri, ha indicato oggi il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (Fns) in un comunicato. Un’analisi più approfondita ha mostrato che il fattore determinante era la presenza di ombra su certi moduli.
Sulle abitazioni è inevitabile che elementi come camini o antenne facciano ombra. Nei moduli che si trovano costantemente o regolarmente all’ombra, la resistenza elettrica aumenta, cosa che può provocare un surriscaldamento locale che arriva fino a cento gradi e un conseguente danno.
Il risultato della ricerca, pubblicata sulla rivista Rrl Solar, mostra l’importanza di sviluppare soluzioni innovative per ridurre l’impatto dell’ombra ed evitare un surriscaldamento. Studi sul tema continueranno in modo da ottenere dati ancora più solidi. Idealmente, un’installazione dovrebbe produrre energia in maniera affidabile per 30 anni, il tutto a prezzi concorrenziali.