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Costi della salute, si può e si deve fare di più in Ticino

Ancora caldo il tema dell'aumento dei premi. Su laRegione oggi anche la confusione politica nel cantone, Zalando e i resi e l'inchiesta sugli ultras

4 ottobre 2024
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Tiene ancora banco il tema dell'aumento, l'ennesimo, dei premi di cassa malati, particolarmente marcato in Ticino. Dopo l’indignazione di piazza e, soprattutto, dopo le due votazioni di giugno – per premi meno onerosi e per un freno ai costi – che nel nostro cantone hanno ottenuto ampio consenso, c’è chi pensa che si possa fare di più per contenere i costi della salute. A confronto il consigliere nazionale Piero Marchesi e l'ex responsabile dell’Ufficio assicurazione malattia del Dss Bruno Cereghetti.

"C’è tanta, troppa confusione nel Ticino politico di questi ultimi anni", commenta Jacopo Scarinci nell'editoriale odierno: partiti di maggioranza che fucilano il proprio governo, parlamento che si sostituisce al Consiglio di Stato, un caos imperante da cui nessuno ha nulla da guadagnare.

Secondo i sindacati Zalando avrebbe scelto di insediare la propria gestione dei resi in Ticino per poter attingere a manodopera a basso costo, vale a dire al bacino di frontalieri italiani, al fine di massimizzare i profitti. Sistema dei resi che è anche una delle condizioni per far decollare il commercio online nel settore degli indumenti, in cui la dimensione del provare e del toccare è molto forte, ma che va incontro a distorsioni e utilizzi poco raccomandabili da parte dei clienti.

Da venerdì 29 novembre la filiale di Credit Suisse in Viale Stazione 19 a Bellinzona non offrirà più consulenza alla clientela. Clienti bancari che dovranno quindi recarsi, da lunedì 2 dicembre, nella sede di Ubs in Largo Elvezia, in cui verrà trasferita la maggior parte del personale che si occupa di consulenza alla clientela, mentre il personale che ricopre altre funzioni sarà trasferito in seguito in altre sedi della regione. Di fatto quindi Credit Suisse chiuderà i battenti.

Il quadro che emerge dall'inchiesta milanese sulle tifoserie organizzate di Inter e Milan, al di là delle responsabilità individuali, è di strapotere su società particolarmente docili da parte degli ultras. Capi ultras di un nuovo fenotipo, criminali nei mezzi ma fondamentalmente integrati nei fini: ultras-bagarini, ultras-parcheggiatori, ultras-paninari che in fondo non fanno altro che desiderare una fetta dei giganteschi profitti del business a cui sono contigui, e prendersela coi metodi e nelle forme alla loro portata.

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