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Il peso della ‘croce’ per le vittime: ‘Faticano a fare denuncia’

Mentre il consigliere di Stato Zali chiede che il nostro giornale non riferisca del processo che lo vede coinvolto come vittima di tentata estorsione

13 agosto 2024
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Le vittime di violenza sessuale desiderano essere ascoltate ma temono di non essere credute e questo le porta, molto spesso, a non denunciare. Sulla scia di quanto successo in questi giorni abbiamo deciso di parlarne con Myriam Caranzano, membro del Comitato scientifico ed ex direttrice della Fondazione Aspi (Aiuto, sostegno e protezione infanzia). Esperta in materia che l’amministratore apostolico Alain de Raemy ha voluto con sé durante un recente ciclo di incontri coi parrocchiani sul tema appunto degli abusi sessuali nella Chiesa. Ecco il ‘dietro le quinte’ dei tempi lunghi, tra segnalazione e arresto, nel caso del fermo di don Leo.

Da un fatto di cronaca all'altro, stavolta con una notizia che riguarda da vicino il nostro giornale. Infatti laRegione non deve poter riferire del dibattimento – pubblico – che vedrà comparire davanti alla Pretura penale di Bellinzona la donna imputata, secondo quanto ipotizza l’atto d’accusa, di tentata estorsione, tentata e consumata coazione, diffamazione e ingiuria ai danni del consigliere di Stato Claudio Zali e dell’allora sua compagna. A formulare la richiesta di non scrivere del processo, in un’istanza di conciliazione inoltrata alla Pretura del distretto di Bellinzona l’8 agosto, è lo stesso Zali, che chiede anche la rimozione dal nostro sito web e dagli archivi del giornale dei due articoli che hanno riferito del caso.

E ancora cronaca. Cominciano a delinearsi i contorni di un'altra intricata vicenda, il caso del sindaco di Bioggio, Eolo Alberti, in carcere con l'accusa di appropriazione indebita e di amministrazione infedele. Sono da ricondurre al finanziamento della costruzione di un immobile nei pressi della Posta di Bioggio una grossa parte delle malversazioni di cui è accusato il sindaco del Comune malcantonese. Un immobile di cui sarebbero titolari lo stesso Alberti e la moglie.

Vi raccontiamo poi del grotto Piret (chiuso attorno agli anni Duemila) che fa spazio a cinque stabili a vocazione residenziale: un progetto contestato. La Stan, i ‘Cittadini per il territorio’ e il gruppo Sinistra e Verdi di Castel San Pietro si oppongono all'operazione. ‘Prima si ricalcoli il Pr’.

E per concludere il commento, a firma di Franco Zantonelli, dal titolo ‘Le mani destre sui media’. Partiti populisti e di estrema destra puntano a mettere sotto scacco giornali e giornalisti. Dall'Ungheria fino ad arrivare alla Svizzera vige il teorema per cui ‘l’information c’est moi’ e chi si permette di fare il watch dog rischia di passare per un sovversivo.

Buona lettura!

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