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A Cevio, il giorno dopo, non piove più, ma...

Il congedo dello Stato maggiore dalla Mesolcina, le reazioni alla lettera delle Arp, la preoccupazione dei fedeli di Brè e il fallito azzardo di Macron

2 luglio 2024
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A Cevio, il giorno dopo, non piove più, ma l’odore di terra bagnata si sente ancora. Le testimonianze delle necessità degli abitanti attraverso le parole di alcuni commercianti.

Ieri la gestione post alluvione in Mesolcina è passata dalla fase due alla fase tre, ossia dallo Stato maggiore di condotta regionale ai rispettivi cinque Comuni toccati dall’evento. Abbiamo intervistato Giovanni Cadlini, comandante del Corpo pompieri Bassa Mesolcina, precedentemente alla testa dello Stato maggiore.

Le prime reazioni alla lettera che i presidenti delle sedici Arp, le Autorità regionali di protezione, hanno scritto all’indirizzo dei vertici del parlamento e al Consiglio di Stato. Abbiamo interpellato Danilo Forini, deputato socialista membro della commissione parlamentare ‘Sanità e sicurezza sociale’, e Alessandro Mazzoleni, granconsigliere della Lega e relatore in seno alla commissione ‘Giustizia e diritti’.

Tra la popolazione e i fedeli di Brè serpeggia preoccupazione in merito alla situazione parrocchiale, che pare interessi poco alla Diocesi di Lugano. A ciò si aggiunge una sentenza che richiama la Diocesi ad agire per stabilire la propria competenza in merito alla congrua del sacerdote, oggetto di vertenza.

Nel commento di oggi, Roberto Antonini riflette sul fallito azzardo del presidente francese Emmanuel Macron di rilanciare le forze di governo sciogliendo il parlamento dopo lo smacco alle europee.

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