Parleremo anche di nodi intermodali, Vallemaggia, telefonia mobile e sport, con un Lugano che dopotutto ha il bicchiere... mezzo pieno
Cominciamo dal Locarnese e da una domanda in questa settimana di avvicinamento al Natale. ‘Ma chi ha firmato sa davvero spiegare il perché?’. Qualcuno se lo chiede a Muralto. Tanto che ‘laRegione’ raccoglie la posizione del capodicastero pianificazione Renato Canziani sulla petizione ‘salva viale Cattori’. E la nuova richiesta alle Fart.
Restando nel distretto locarnese si parla di ‘uno sfregio irreversibile all’entrata della valle’. Il presidente dell’Antenna Vallemaggia Aron Piezzi motiva la levata di scudi contro il progetto di ammodernamento delle linee elettriche di Swissgrid.
Non potevamo non tornare sull'acclamazione a coordinare della Lega dei Ticinesi del consigliere di Stato Norman Gobbi. Il Cincinnato di Nante, è il commento di Jacopo Scarinci, pare una scelta obbligata. La decisione di un movimento in crisi di affidarsi a un ‘dittatore a tempo’ poteva portare solo al capo del Dipartimento istituzioni, per fiuto e caratura. Vediamo perché.
A Lugano invece si parla di un ‘messaggio da rifare sulle antenne di telefonia mobile’. A dirlo è Angelo Bernasconi (Centro), relatore di minoranza della Pianificazione. ‘Si rischia di averne sì di meno, ma concentrate e troppo potenti’.
Concludiamo con gli spunti di lettura di oggi con il punto di vista di Sebastiano Storelli, che vede ‘nonostante tutto, un bicchiere mezzo pieno’. Malgrado gli impegni in Europa, gli infortuni e una rosa più giovane (e meno scafata) il Lugano resta in corsa sia in Super League, sia in Coppa Svizzera.
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