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Perchè gli ucraini non si arrendono?

Su LaRegione oggi: domande e chiarimenti sulla crisi ucraina; Turkmenistan e altre autocrazie;Sì Lugano Marittima, no Mojito; i rustici e la prescrizione

18 marzo 2022
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Perché gli ucraini non si arrendono? Perché continuano a fronteggiare una potenza mille volte più grande e spaventosa come quella russa? Quali fattori internazionali contribuiscono al protrarsi di questo conflitto apparentemente così impari? Proviamo a chiarire alcuni concetti con Mauro Gilli, ricercatore associato in tecnologia militare e sicurezza internazionale presso il Politecnico di Zurigo.

Restiamo nell’ex Unione Sovietica ma molto più a Oriente: l’esempio del Turkmenistan e degli altri "Stan" governati da autocrazie vassalle di Mosca ci aiuta anche a capire cosa rischia l’Ucraina.

Torniamo in Ticino, ad argomenti più frivoli che ci riportano alla bella stagione imminente: Lugano tratteggia il panorama delle aree di svago cittadine, promuovendo la Lugano Marittima alla Foce del Cassarate e dicendo addio allo storico Mojito.

Anche a Bellinzona si discute di estate, e del carnevale estivo che non ci sarà: il sindaco Mario Branda risponde alle critiche del comitato sul mancato coinvolgimento della Società al RabaBar, e predica prudenza di fronte a una situazione sanitaria ancora non del tutto risolta.

Rustici, ma anche fienili e dai rifugi alpini in disuso fino a chalet trasformati senza autorizzazione in residenze secondarie, appartamenti in affitto o alberghi: il Consiglio Nazionale ‘corregge’ il Tribunale Federale e con una mozione chiede che le costruzioni illegali fuori dalle zone edificabili non siano abbattutti trascorsi trent’anni dall’edificazione.

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