Su LaRegione oggi: gli affari luganesi dei signori dell’acciaio ucraini; Ursula von der Leyen riconduce all’ordine l’Ue; un Rababar con qualche problema
Un legame molto forte, d’acciaio, stringe insieme il Ticino e il Donbass. È infatti Lugano uno dei centri da cui, ad opera di alcuni imprenditori ucraini, si muove il commercio internazionale dei prodotti siderurgici forgiati nei territori contesi a Est del fiume Dnipro. Chi sono queste aziende? Chi le controlla? E come mai questa relazione con il Ticino? Cerchiamo di capirlo.
Inizialmente snobbata da (quasi) tutti, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha saputo ricondurre all’ordine tutti i leader europei, uniti per una volta nel tentare di mettere nell’angolo, con le drastiche sanzioni, una superpotenza sia pure acciaccata come la Russia. Il commento di Franco Zantonelli.
Ancora violenza al Rabadan, anche se svolto in un’edizione diversa rispetto a una "classica": il Carnevale dei bar organizzato in vari esercizi pubblici del centro storico di Bellinzona ha generato qualche problema, complice anche la mancanza di controlli alle entrate. La testimonianza a laRegione di un ragazzo finito in ospedale.
Nonostante l’apporto dell’instancabile quarantenne Jarmo Eskelinen, la stagione del Verbano si è arenata ai quarti contro il Ticino Unihockey. L’intervista di Valdo Baumer.
"Gargana", vociaccia, «la mia, che mi tengo stretta finché Dio me la lascia». Questo il titolo dell’album appena uscito di Iva Zanicchi, 82 anni, un Sanremo da protagonista e, insieme all’album, un tour omonimo in programma. L’intervista di Beppe Donadio.