Intimato il decreto d’abbandono per il dramma di Giubiasco. A Lugano intanto fa discutere il progetto di una palazzina al posto di una storica villa
Rispetto dei limiti della sfera privata dei giovani; nessuna tolleranza e complicità verso molestie o abusi sessuali; assistenza a chi è confrontato con situazioni di maltrattamento; impegno a informare responsabili o un’autorità competente. Sono i punti cardine della Carta etica contro gli abusi nei settori a contatto con bambini e adolescenti. Redatto nel 2013, il documento è tornato d’attualità alla luce del caso di mobbing emerso all’interno del Club di pattinaggio di Lugano. Di questa Carta abbiamo parlato con Cristiana Finzi, coordinatrice dell’allora gruppo interdipartimentale che l’aveva redatta.
A quasi due anni da quella tragica domenica di metà maggio 2020, l’inchiesta penale per il dramma di Giubiasco (omicidio/suicidio originato da una crisi coniugale) è stata archiviata dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, che ha intimato alle parti il decreto d’abbandono. Spetterà ora ai familiari decidere (entro una settimana) se chiedere eventuali complementi d’indagine, in caso contrario su questa triste vicenda si potrà scrivere la parola fine.
Le modine sono già spuntate. Ma l’iter che dovrebbe portare alla costruzione di una nuova palazzina di cinque piani in zona Montarina, a Lugano, is preannuncia lungo e pure in salita. Perché lì, su quel terreno, ora sorge una villa storica. Un’eventualità che già in seno al legislativo cittadino ha creato schieramenti opposti, e che ora vede anche l’opposizione della Società ticinese per l’arte e la natura (Stan), che si è opposta al progetto entro il termine utile (fissato per ieri).
Dopo decenni di latitanza rieccola: l’inflazione è tornata. Invocata da tempo, ma a piccole dosi – annota Generoso Chiaradonna nel commento odierno –, dai banchieri centrali per dare una spinta all’economia, l’inflazione è tornata d’attualità, e preoccupa governi e autorità monetarie perché se rimarrà a livelli elevati potrebbe vanificare l’attuale ripresa economica e reprimere il potere d’acquisto di chi vive di solo reddito fisso: salariati e pensionati.
Dal Canada alla Francia: il fenomeno dei Convogli della Libertà dei camionisti preoccupa. Nel corteo verso Parigi dentro no vax, gilet gialli, pro Zemmour e sinistra populista. Intanto le grandi città europee si blindano.