Lo strano gennaio analizzato dai meteorologi, la mozione dei Comunisti per monitorare i politici, il livello del Verbano, il Circo Knie. E Berlusconi
«Il mese di febbraio potrà riservare ancora grosse sorprese, ma le attuali proiezioni mostrerebbero uno dei 5–10 inverni più caldi a Sud delle Alpi e dei 20 per quanto riguarda la Svizzera». Spinti dalle temperature miti degli ultimi giorni, apriamo con le parole di Luca Nisi di MeteoSvizzera sull’inverno ticinese che ci ha risparmiato, per ora, le temperature ‘polari’. Secondo il meteorologo, intervistato da Federica Ciommiento, è la frequenza con la quale si presentano singole stagioni così a dire del cambiamento climatico in corso. Questo per quanto riguarda noi umani: su flora e fauna risponde invece Marco Conedera, ricercatore presso l’Istituto federale di ricerca Wsl.
Nei giorni in cui si fa sempre più caldo il tema del referendum per il sostegno ai media privati, Massimiliano Ay, granconsigliere e segretario politico del Partito Comunista, illustra a Lorenzo Erroi la mozione per il monitoraggio dello spazio concesso ai politici su tv, radio, giornali e siti d’informazione da affidarsi “all’Osservatorio europeo di giornalismo, eventualmente in collaborazione con l’Osservatorio della vita politica regionale”, sulla scia di quanto avviene in Italia con l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom). E il nuovo direttore dell’Osservatorio, il professore di giornalismo digitale Colin Porlezza, replica.
La comunicazione della possibilità di mantenere il livello del Lago Maggiore un po’ più alto nella bella stagione (un metro e 35 centimetri sopra lo zero idrometrico, 10 centimetri in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) ma non a un metro e mezzo, come indicato il 22 dicembre scorso dall’Autorità di Bacino del Po, ha provocato una sollevazione generale dei sindaci e degli operatori turistici del Verbano, soprattutto sulla sponda piemontese. Ma criticità si prospettano anche su quella locarnese. Ne scrivono Serse Forni e Marco Marelli.
Il suo direttore, al termine della fortunata tappa luganese, fa trapelare dubbi sul ritorno in Ticino del Circo Knie, essendo la sede abituale del tendone, quando a queste latitudini, interessata nei prossimi anni dal cantiere del Polo sportivo e degli eventi. L’affermazione che la famiglia Knie sia interessata esclusivamente a una soluzione a Lugano ha dato il là a perplessità nel Sopraceneri. Ne scrive Dino Stevanovic, tastando umori di sindaci e municipali.
Elezione del Presidente della Repubblica italiana: “Chi se non lui”, scrivevano su ‘il Giornale’, caldeggiando l’unica soluzione possibile: Silvio Berlusconi. Che forse non è l’unica soluzione possibile. Ne scrive Aldo Sofia nel suo editoriale.
A tutti, buona lettura.