Nell’ex Monteforno hanno trovato casa diverse aziende dinamiche e capaci di creare occupazione. In Onsernone la farina bóna vede crescere le vendite
A Bodio un esempio di archeologia industriale. Nell’ex fabbrica della Monteforno, per anni testimone muta degli ideali economici di un periodo ormai passato, si nasconde una realtà dinamica viva e promettente. La vecchia acciaieria è oggi occupata per tre quarti da altre ditte consolidatesi nel tempo. Diversi i potenziali inquilini desiderosi d’insediarvisi. Tutta la zona industriale, che vanta 110 anni di storia e registra oggi 500 posti di lavoro, sta cambiando pelle riqualificandosi. Nell’intervista al sindaco Stefano Imelli, ecco come lo scheletro di una vecchia fabbrica sta ritrovando vita.
Pure in Valle Onsernone il passato torna a fare capolino. Grazie al successo legato alle vendite di prodotti a base di farina bóna macinata nel Mulino di Loco. La riscoperta di questo antico alimento costringe i vertici del Museo, proprietario della struttura voluta inizialmente a fini didattici, a ricavare nuovi spazi al suo interno. Intanto prosegue il recupero del canale d’adduzione dell’acqua, distrutto dagli eventi meteorici dello scorso anno.
Dalla macina alla tavola, o meglio al tavolino. Quello Magico di Chiasso che quest’anno ha raggiunto il suo decimo anno di attività. Ne tracciamo un bilancio in tema d’inesauribile spirito di solidarietà, umanità, rivolti a una realtà invisibile: la povertà. A Chiasso ogni settimana vengono elargiti 850 chili di cibo a 160 persone; mentre a Mendrisio, realtà che conosce un sensibile aumento di giovani in difficoltà, 630 chili di cibo a favore di 110 persone. Complessivamente in Ticino sono 2’200 i beneficiari aiutati ogni settimana dall’associazione e il numero tende a crescere.