Tiene banco sull’asse Lugano-Bellinzona il tema del Carnevale Rabadan. Viaggio fra i campioni dello sport con le mani insanguinate
Mentre la Gran Bretagna, primo paese al mondo, dà il via libera alla pillola anti-Covid, altrove si spinge sulla vaccinazione vecchio metodo tramite iniezione. E da oggi, in Ticino, gli over 75 potranno annunciarsi alle autorità sanitarie preposte per ricevere la terza dose di richiamo. Che verrà somministrata dal 15 novembre (Pfizer) e dal 30 novembre (Moderna), ma solo a partire dai sei mesi dopo vaccinazione completa (seconda dose).
Intanto la crisi pandemica sembra aver inciso meno del temuto sulle finanze comunali di Ascona, che se da una parte presentano per il 2022 un disavanzo di 1,2 milioni, dall’altra mostrano un gettito fiscale in crescita di 2,7 milioni. Lievitano però anche le spese correnti di 1,7 milioni. A far guardare al futuro con fiducia le autorità comunali è d’altronde la storica vivacità del mercato immobiliare.
Dalle rive del Verbano ai tre castelli alle acque del Ceresio il passo è breve. Mentre sull’asse Lugano-Bellinzona il sindaco Michele Foletti rimette al suo posto il vice Roberto Badaracco che voleva spalancare le porte del Conza al Rabadan, una storia di paese arriva dal nuovo Comune di Tresa. Nel nucleo di Lisora è polemica fra il Municipio e i proprietari della piazzetta: il primo intende espropriare il terreno, pavimentare il sedime e restituirlo alla collettività come luogo di aggregazione; i secondi vedono nero e si sdraiano sul selciato opponendosi.
E sul ruolo che può giocare l’autorità comunale, questa volta in ambito artistico e culturale, si sofferma il commento in prima pagina. “L’arte – scrive Katiuscia Cidali – è libertà e come tale deve potersi esprimere come meglio crede. Ma l’arte è anche bellezza e come tale deve poter essere visibile e non nascosta sotto terra o sotto un ponte”. Tema di riflessione: le opere realizzate dai graffittari. Una ventata di colore, talvolta purtroppo malcompresa.
Quindi lo Sport: dopo l’approfondimento di ieri dedicato agli sportivi morti per mano umana negli ultimi decenni, spazio oggi a quella mano umana, ai suoi perché, a cosa la muove così violentemente in cerca di una soluzione netta che toglie la vita. Da Simpson a Pistorius, da Monzon a Bruno: quanti sportivi caduti dalle stelle alle stalle.
Buona lettura e buon venerdì.