Buone notizie dal mondo della ricerca oncologica: il tumore al seno ha un nuovo nemico che si chiama Trastuzumab-deruxtecan
Turismo a gonfie vele nel Locarnese. Esercenti, albergatori e ristoratori, e con loro chi offre svago e cultura nell’intero Ticino, possono brindare. Quest’anno in riva al Verbano il numero di pernottamenti ha abbattuto il record che resisteva da 25 anni e il totale supera di gran lunga la somma delle altre tre regioni del Sopra e Sottoceneri. Un motivo su tutti: l’incertezza e gli impedimenti protrattisi a livello internazionale a causa della pandemia hanno indotto i turisti elvetici d’Oltralpe a preferire il buon vecchio Ticino, Lago Maggiore in primis, nonostante il luglio piovoso e malgrado le onnipresenti code su strade e autostrade.
Sconcerto a Torricella fra gli Amici del parco del Castello, nel cui perimetro durante il finesettimana una o più mani ignote hanno sprayato delle svastiche imbrattando la bacheca. L’associazione degli Amici intende sporgere denuncia e chiedere alla polizia di aumentare i controlli serali. Dal canto suo la municipale Roberta Passardi dichiara che l’esecutivo “farà le azioni necessarie”.
Colpisce una donna su otto e ora sul fronte delle cure chemioterapiche deve fare i conti con un nuovo nemico dal nome impronunciabile (Trastuzumab-deruxtecan) ma che dà ancora maggiore speranza a pazienti e oncologi. Parliamo del tumore al seno e le buone notizie arrivano dalla ricerca che ha sviluppato due farmaci innovativi in grado di ridurre del 72% il rischio di progressione della malattia. Se n’è parlato al congresso della Società europea di oncologia Esmo 2021. E ne parliamo oggi col dottor Lorenzo Rossi, capoclinica all’Istituto oncologico della svizzera italiana e membro del Centro di senologia della Svizzera italiana.
Ha una delle qualità più preziose per un regista: quella di rendersi invisibile, di scomparire dentro al sistema di cui è l’ingranaggio motore. Nelle pagine di Sport elogio al calciatore azzurro Jorginho, uno dei candidati più accreditati al Pallone d’Oro. “Il suo talento scorre sotto gli aspetti più visibili di una partita di calcio. Si esalta nel minimalismo delle piccole sponde, del modo col quale con un passaggio o con un tocco in più del pallone dirige in maniera occulta il posizionamento dei suoi compagni”. Un mago.
E poi c’è la Formica rossa. All’urlo di “la politica dovrebbe provare a capire che non esistono solo i ricchi”, se la prende con chi si rifiuta di parlare di salari. Quelli da fame.
Buona lettura!