Pasqua e la fine della Quaresima portano in tavola un fiorire di menu. Sui dessert però la maggioranza va sul classico
Non c’è Pasqua senza tradizioni a tavola. Specie in Italia, sorta di capitale mondiale della buona tavola. E così ecco un fiorire di proposte per tutti i gusti per celebrare la Pasqua (e la fine della Quaresima). Da Nord a Sud, sulle tavole della Penisola sarà un trionfo di specialità regionali: dalla Crescia valdostana alla Fugassa veneta, dal Bensone modenese all’Abbacchio al Brodetto del Lazio, dal Casatiello napoletano allo Sciusceddu messinese, fino al pane sardo Sa Pippia de Caresima. Ogni mettere in tavola piatti diversi ispirati alla tradizione locale, in occasione del classico pranzo di Pasqua con amici e parenti.
Ma, se sulle ricette salate ogni regione terrà fede al territorio, sui dolci che trionferanno a fine pasto gli italiani non hanno dubbi: per quasi il 60% (in particolare uomini delle ‘Gen X’ e donne ‘Baby Boomers’) la tradizione pasquale è rappresentata dalla colomba, che batte anche l’uovo di cioccolato, scelto dal 55,3%. E per un italiano su quattro una cosa è certa: il pasto si concluderà, rigorosamente, con un bicchiere di grappa, come da tradizione.