Nella regione spagnola della Catalogna - dove la ‘caccia alle streghe’ è stata particolarmente esercitata, soprattutto tra il secolo XV e il secolo XVIII
“Non erano streghe, erano donne“, vittime di misoginia. Il Parlamento regionale della Catalogna ha approvato una risoluzione per “riparare” la “memoria storica delle donne ingiustamente condannate, giustiziate e represse nel corso della storia per stregoneria”, in modo tale da "nobilitarle e rivendicarle”, dichiarandole "vittime di persecuzione misogina”. Un testo a favore del quale hanno votato a favore sia i partiti della maggioranza indipendentista (Esquerra Repubblicana, Junts Per Catalunya e Cup) sia le formazioni di centrosinistra Partito Socialista ed En Comú Podem. Contrario invece il centrodestra.
Con la risoluzione odierna, la regione spagnola della Catalogna - dove la ‘caccia alle streghe’ è stata particolarmente esercitata, soprattutto tra il secolo XV e il secolo XVIII, secondo la rivista storica catalana Sàpiens - adotta così la stessa linea d’iniziative sorte in altri Paesi: tra questi ci sono la Scozia, la Svizzera, la Norvegia e la Navarra (territorio spagnolo), secondo il testo approvato.