Curiosità

Francia: le stelle marine si sono mangiate le capesante

Sulle tavole dei francesi, per il cenone 'ristretto', mancheranno le tradizionali coquilles Saint-Jacques. Colpa dell'invasione di Marthasterias glacialis...

Coquilles Saint-Jacques
14 dicembre 2020
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Natale con il coprifuoco e senza capesante: i francesi, che potranno essere al massimo in sei attorno alla tavola del 25 dicembre secondo le norme anti-Covid, avranno anche molte difficoltà a consolarsi con le amate coquilles Saint-Jacques. In Bretagna, la regione dove i pescatori da sempre ne raccolgono di più per riversarle sul mercato, c'è un'invasione di stelle marine, o 'Marthasterias glacialis' in gergo scientifico, Le stelle marine si nutrono di molluschi, cozze, ostriche, ma adorano le capesante, i più carnosi di tutti. I francesi le declinano in modalità gastronomiche infinite, a cominciare proprio dalla ricetta bretone: soltanto con cipolla, prezzemolo e burro fuso. Nelle acque della Manica, per i pescatori è ormai una corsa perduta in partenza quella che ogni giorno li vede opposti ai voraci invertebrati a cinque punte, che si ritrovano in questa stagione in quantità quando tirano su le reti. Anche le preziose e succulente conchiglie sono numerosissime ma, purtroppo, vuote all'interno. "Non resta più niente, le stelle si sono mangiate tutto", lamenta un pescatore di una sessantina d'anni intervistato da Le Monde.

I fenomeni di specie di invertebrati che divorano molluschi vengono ricordati almeno dagli anni Ottanta e l'unica contromisura dei pescatori è sempre stata quella di raccogliere milioni di "invasori". Ma le quantità enormi di stelle marine riportate a secco non trovavano alcun mercato per riassorbirle, né quello dei cosmetici né quello dell'energia a metano, né quello del compostaggio delle materie organiche. Più che il riscaldamento globale, a essere chiamato in causa dai ricercatori è stata, più volte, la mancanza di piogge e quindi di correnti di acqua dolce che temperano la salinità dell'acqua. A questo si aggiunge la proliferazione di allevamenti di ostriche e cozze che attirano stelle marine e altri 'predatori'. Alla soluzione del problema lavorano alacremente i ricercatori: la pista più seguita sembra quella delle proprietà molecolari degli organismi invasori. Nelle stelle marine e negli invertebrati "invasori" ci sono qualità spesso insospettate: in grandi quantità potrebbero essere raccolte e riciclate, utilmente, come concime naturale per l'agricoltura.