Curiosità

Foie gras fuori legge nella Grande Mela

A New York il consiglio comunale vota la messa al bando. Levata di scudi tra rivenditori e ristoratori.

(Keystone)
30 ottobre 2019
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Washington – La città di New York mette fuori legge il foie gras. Dal 2022 la vendita di una delle specialità per i palati più raffinati e prodotto iconico della cucina francese sarà vietata. Non potrà più comparire nemmeno sui tavoli dei ristoranti.

Troppo crudele la pratica utilizzata per ingrassare a forza, tramite un tubo, anatre e oche e renderne più grasso e gelatinoso il fegato. Secondo la misura approvata dal consiglio comunale della Grande Mela, ancora una volta all'avanguardia sul fronte della difesa dei diritti degli animali, chi violerà la legge sarà punito con una multa fino a duemila dollari, invece dei mille dollari della proposta iniziale. Sparisce invece la norma che prevedeva persino fino ad un anno di carcere nei casi ritenuti più gravi.

In rivolta rivenditori e ristoratori, che accusano le autorità cittadine di scelte eccessive e radicali: in molti sui media e sui social si chiedono provocatoriamente se di questo passo i prossimi prodotti a cadere sotto la scure del divieto saranno gli hamburger o la vendita in generale di carne o pesce.

Ma a tremare sono soprattutto le due aziende fuori New York che sono i primi produttori di foie gras negli Stati Uniti e che hanno in New York il loro primo mercato. In ballo c'è il loro futuro e quello di centinaia di lavoratori impegnati nei diversi stadi del processo produttivo, a partire dall'allevamento di circa 350mila tra anatre ed oche all'anno. Lo spettro della chiusura per la Hudson Valley Foie Gras e per la La Belle Farm preoccupa soprattutto molti lavoratori immigrati.

Intanto una New York sempre più animalista si appresta a prendere un'altra misura storica: sul tavolo del consiglio comunale c'è infatti anche il divieto di far lavorare i cavalli a Central Park, quelli che con le carrozzelle trasportano ogni anno milioni di turisti, quando le temperature superano i 32 gradi. Pronto anche il divieto di catturare o possedere piccioni in città.

Non è la prima volta che la Grande Mela fa discutere per le sue scelte radicali sul fronte ambientalista ed salutista, a partire dalla guerra alle sigarette dichiarata dal tre volte sindaco Michael Bloomberg, e che fa di New York una delle città più severe al mondo per il fumo.