Ancora più grande, accogliente ed espressiva nel design, offre grande spazio alla conduzione altamente dinamica e coinvolgente. Discreta l’autonomia
L’ultima generazione della solida berlina bavarese compie un ulteriore, solido passo avanti in presenza, stile e, naturalmente, anche in relazione alle dimensioni, ulteriormente accresciute: ora trova posto in gamma nelle vesti di una “limousine” compatta, in virtù di una lunghezza approdata al ragguardevole valore di 5,06 metri. Ingombro certamente importante ma che, d’altro canto, lascia spazio a un’abitabilità mai così estesa e avvolgente, tanto più per l’equipaggio che si accomoda nella zona posteriore del ricercato abitacolo. Forse la vettura può apparire persino un po’ troppo grande per noi europei, ma i mercati di maggior riferimento di questa Serie 5 vedono ai primi posti Usa e Cina, dove il concetto di “big” assume contorni allargati rispetto agli standard del Vecchio Continente. Lo stesso stile muove passi avanti sul fronte dell’espressività: restano le irrinunciabili proporzioni filanti e dinamiche, sottolineate però da un’ulteriore iniezione di carattere ed effetto presenza su strada. Insieme a un’aerodinamica particolarmente raffinata, con coefficiente di penetrazione di appena 0,23 ottenuto anche grazie alla coda molto rastremata, quasi da coupé.
Poche, pressoché impercettibili, poi, le differenze estetiche tra le varianti a propulsione convenzionale e le “i” con elettrificazione pura, come nel caso della potente e altamente performante M60 oggetto del test. La vettura impiega due propulsioni, ciascuna dedicata a un assale con quello posteriore contraddistinto da una potenza superiore – 341 cv contro i 260 davanti – in modo da indirizzare già in partenza la trazione sulle quattro ruote in maniera più dinamica e sportiva. Naturalmente, il riparto della coppia effettiva tra le ruote viene in ogni caso gestito dalla sofisticata elettronica di bordo. La batteria al litio offre una potenza di livello piuttosto elevato, 81,2 kWh effettivamente utilizzabili, e accetta la ricarica su colonnine ad alta potenza fino a un massimo di 205 kW: sufficiente alla rigenerazione dal 10 all’80% in mezz’ora. L’autonomia sul campo è tuttavia relativamente solo discreta, meno all’altezza della vocazione a lungo viaggio che pure “invoca” questa raffinata berlina: in media si coprono con più frequenza 350 km effettivi su singola carica, spingendosi al massimo al traguardo dei 400.
Dove tuttavia la i5 M60 spicca è indubbiamente nel comparto dinamico. A cominciare dalle prestazioni, di assoluto rilievo: l’auto imprime un’accelerazione possente e garantisce uno scatto da fermo notevole, impiegando meno di quattro secondi per traguardare i 100 km orari. Specie sfruttando le massime prestazioni di potenza e coppia, disponibili per breve tempo quando sono attivate le modalità di marcia M Sport Boost o M Launch Control (assistenza alla partenza). Impressionano ancora di più, poi, le qualità di comportamento sui percorsi guidati. Dove entrano in gioco non soltanto la sterzata integrale – regala più stabilità sul veloce, incrementa l’agilità a bassa andatura oltre che in manovra – ma in special modo l’assetto ribassato di 8 mm e le sospensioni adattive, che aprono il campo alla miglior efficacia di trazione, sensibilità e precisione tra le curve.
L’assetto risulta particolarmente piatto e controllato, lasciando spazio a inserimenti fulminei con motricità irreprensibile in uscita anche dalle volte più strette. La vettura risulta così talmente rapida e reattiva da voler quasi stravolgere… le leggi della fisica, tenuto conto non solo delle prestazioni a disposizione ma pure dello stesso peso, e lasciando così pieno campo a ritmi di conduzione davvero sostenuti. Come diverse altre auto elettriche, anche questa i5 M60 impone un però notevole ricorso ai freni lungo i percorsi guidati, mancando l’apporto del freno motore; questo aspetto permette comunque di trovare il proprio ritmo fluido senza troppe difficoltà, se non si pretende di mantenere un passo in stile corsaiolo. Che peraltro va ben oltre il carattere a tutto campo del modello: sì degnamente sportivo, ma pure concepito anche per viaggiare nel comfort.
Al di fuori di questo potenziale di marcia un po’ “osé”, seppur coinvolgente e appagante, la i5 di punta offre tutta la ricercata accoglienza che ci si attende da una berlina “premium” di alto livello. L’abitacolo porta in dote un design anche qui innovativo, molto scenico e con digitalizzazione ulteriormente estesa attraverso grandi schermi lievemente orientati verso il conducente e quasi totale soppressione dei pulsanti fisici convenzionali. Anche grazie alla presenza della nuova barra di interazione a sfioramento nella zona centrale e in quella dei pannelli delle portiere. Oltre alla “sontuosa” sistemazione offerta ai passeggeri anteriori, la i5 offre accessibilità e libertà di movimento pienamente soddisfacenti anche in seconda fila, oltre a includere un vano di carico profondo e capiente (490 litri).
Scheda Tecnica
Modello | BMW i5 |
Versione | M60 xDrive |
Motore | Due unità elettriche sincrone |
Potenza, coppia | 517/601 cv, 795/820 Nm (M Sport Boost) |
Trazione | Integrale |
Cambio | Automatico a un rapporto |
Massa a vuoto | 2’305 kg (a secco) |
0-100 km/h | 3,8 secondi |
Velocità massima | 230 km/h |
Consumo medio | 20,6-18,2 kWh/100 km (omologato) |
Prezzo | 117’400 Chf |