Subaru Crosstrek, nel segno della continuità

Come prima, più di prima. Il neonato crossover di taglia media resta infatti fedele ai contenuti di base già apprezzati sulla XV, costituendone di fatto un’evoluzione al di là della nuova denominazione: “upgrade” tuttavia consistente specie a livello tecnico. La nuova generazione presenta infatti alcuni interventi approfonditi: la scocca guadagna un ulteriore 10% nella rigidità torsionale, con passo un velo più ampio e lunghezza al contrario ridotta di una manciata di millimetri, mentre l’altezza scende di un centimetro pur nel rispetto dell’altezza minima dal suolo pari a 220 mm. Valore di tutto rispetto per un crossover di impostazione stradale, sia pur dotato di serie della trazione integrale. Esteticamente spiccano gli archi passaruota in evidenza, oltre che protetti da inserti in resina plastica, così come le barre portatutto applicate sul tetto. I cerchi in lega sono da 17” oppure 18” a seconda delle versioni, tre per la Svizzera (Advantage, Swiss Plus, Luxury) con disponibilità in rete a partire dal nuovo anno.

Affinamenti anche per la meccanica. Cuore del sistema ibrido resta il collaudato due litri benzina a iniezione diretta aspirato con architettura a cilindri contrapposti, tuttavia ritoccato in diversi elementi tra cui blocco cilindri e impianto di raffreddamento. La potenza dell’unità scende leggermente dai 150 cv della versione precedente, a vantaggio di una lieve riduzione nei consumi e nelle emissioni. La componente ibrida è sempre affidata al compatto motore elettrico da 16,7 cv alloggiato all’interno della trasmissione automatica Lineartronic a variazione continua, mentre la trazione integrale meccanica vede una leggera ritaratura della ripartizione di base della spinta tra i due assali, comunque variabile e gestita elettronicamente: ora leggermente prevalente all’avantreno (60:40) contro la precedente soluzione “neutra” (50:50). Prendiamo contatto con la nuova Crosstrek su un tracciato di prova chiuso, sia su asfalto sia in off-road: pochi chilometri complessivi ma con la possibilità di provare vecchio e nuovo modello a confronto. L’anima della precedente XV, equilibrata e solida, è ben percepibile, ma le migliorie dinamiche sono altrettanto consistenti.

In particolare, tra le curve si nota un coricamento laterale più composto e una lieve crescita nella rapidità dei cambi di traiettoria, qualità che restituiscono una precisione complessiva maggiore che rende più piacevole l’esperienza di guida. Interessante anche la riprogettazione dei sedili anteriori che assicura uno scuotimento laterale ben inferiore, comparato al modello uscente: cambiando direzione il corpo resta più stabile. A tutto vantaggio del comfort, cui si aggiunge l’assorbimento più progressivo e puntuale di sconnessioni e avvallamenti stradali. Sostanziosa pure l’evoluzione dei sistemi di ausilio attivo alla guida, con la nuova generazione di telecamere Eyesight a maggior campo visivo che assicura interventi correttivi più puntuali ed estesi, inclusa l’aggiunta di sette ulteriori funzionalità. Sempre piacevole la risposta del cambio automatico a variazione continua, con sensazione di “trascinamento” contenuta, briosa senza eccessi la risposta del motore boxer. Dove la componente elettrica del sistema ibrido ora assicura un apporto più pronto ed esteso specie alle basse andature.

Altrettanto rimarchevole, per rigidità e qualità di marcia, la capacità fuoristradistica della vettura, quasi insospettabile data l’impostazione piuttosto stradale. Con ottima aderenza si possono affrontare salite anche del 100% (45 gradi), così come passaggi sullo sconnesso (twist) a ruote sollevate in tutta facilità. Con controllo X-Mode per il 4x4 che ora funziona tra l’altro anche in retromarcia. L’abitacolo è stato rimodernato specie nel disegno centrale della plancia, ora contraddistinta dalla presenza dell’ampio schermo centrale verticale da 11,6 pollici: pratico, reattivo e ben leggibile, con funzionalità complete. Lo spazio a bordo si conferma solido su entrambe le file di sedili, vano di carico di volume più che sufficiente (340 litri).

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