Guida sensibile e prestazioni di alto livello si confermano i tratti più distintivi dei modelli ‘M’, più variegati che mai
La continua evoluzione dell’auto segue il naturale fluire di tendenze e tecnologie in mutazione, temi che specie nell’ultimo decennio hanno portato a una decisa accelerazione nelle strategie di mercato e di prodotto. Lasciando tuttavia immutato, se non rafforzato, lo spazio per le Case legate a un’identità di prodotto marcata e specialistica che hanno saputo consolidare l’accento proprio sulla ricercata fedeltà al proprio Dna storico, quale punto di riferimento in un mondo in rapida mutazione. Come nel caso di BMW. Appare sempre in primo piano un certo stile della marcia sportiva: intesa come attenzione alla dinamica di conduzione, alla precisione di guida, al piacere sottile di dover solo “sfiorare” i vari comandi per pennellare le proprie traiettorie quotidiane. C’è poi l’altra metà del valore di marca, delineato dal fattore “M” che non a caso ha saputo estendere la propria influenza attraverso pressoché ogni modello dell’articolata gamma di BMW. Aggiungendo il tono più deciso che la sportività bavarese ha sempre perseguito e risultando, di fatto, un elemento di forte richiesta, ben appagante.
Nata inizialmente come divisione a sé stante, l’allora BMW Motorsport GmbH balza agli onori delle cronache nell’ormai lontano 1978 con lo sviluppo e la riuscita della mitica coupé M1 disegnata da Giugiaro, inseguendo poi la propria espansione fino a divenire – da tempo – parte integrante e rilevante del mondo BMW. L’attitudine Motorsport ha certamente dovuto e saputo evolversi in profondità per restare al passo coi tempi e con le richieste della clientela, dovendo appagare il conducente più capace e smaliziato così come la crescente necessità di versatilità, facilità d’uso, comfort e sicurezza attiva. Sfida tecnica di peso che lascia però trasparire tutto il suo “silenzioso” potenziale quando lo si può toccare con mano, e con maggior approfondimento, su un tracciato specifico per i test come l’area polifunzionale di prova del TCS di Hinwil (Zurigo); ai comandi di modelli BMW volutamente molto differenti tra loro.
Il grande e opulento Suv ibrido XM (plug-in con V8 di 4,4 litri e 653 cv di sistema) spinge con vigore insospettabile ma si lascia “accarezzare” in condizioni di aderenza minima, in virtù della sua sofisticata elettronica. La station wagon M3 Touring da 510 cv offre una trazione integrale personalizzabile nella risposta, fino ad arrivare alla sola trazione posteriore: guidata con il coltello tra i denti mette in evidenza sia l’inappuntabile equilibrio di base che la versatilità di adattamento della spinta, dalla neutralità più naturale fino alla risposta più affilata e sensibile. La M4 CSL – versione specialistica della nota M4 – è invece forte di 550 cv, alleggerita con tanto carbonio ed estrema nel suo allestimento votato all’impiego soprattutto in pista, offrendo sensazioni uniche di pilotaggio: dall’aderenza “sconfinata”, con avantreno granitico nel mordere l’asfalto, alla spinta sulle ruote posteriori eccezionale per “calcio” e motricità.
Infine la più compatta coupé “a tutto campo” M2 ultima generazione, stessa impostazione di base di Serie 3 e 4 – qui il 3.0 sei cilindri offre comunque 460 cv –, capace di spiccare per la solida versatilità. La trazione posteriore con differenziale a bloccaggio limitato è facile e rassicurante persino sul bagnato, grazie al potente controllo di stabilità, mentre al contempo gli svariati livelli di regolazione del controllo di trazione permettono di espandere con massima gradualità la confidenza con il sovrasterzo di potenza: dai timidi accenni di maggior vivacità in uscita di curva fino alla piena padronanza del mezzo, senza filtri. La trasmissione automatica è altrettanto diversificata nel carattere nei tre livelli di risposta, passando da docile a decisa e infine secca, con innesti immediati. La sterzata è diretta ma sensibile quanto basta per avvertire con chiarezza la “presa” dell’avantreno, mentre il classico sei cilindri in linea biturbo mette anche qui tutti d’accordo per elasticità da “Diesel” e urlo possente e coinvolgente nella parte più alta del contagiri.
Scheda Tecnica
Modello | BMW Serie 2 |
Versione | M2 Steptronic M Sport |
Motore | 6 cilindri in linea, 3.0 litri, benzina biturbo |
Potenza, coppia | 460 cv, 550 Nm |
Trazione | Posteriore |
Cambio | Automatico a otto rapporti |
Massa a vuoto | 1’725 kg |
0-100 km/h | 4,1 secondi |
Velocità massima | 250/285 km/h |
Consumo medio | 9,9-9,7 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 91'300 Chf |