A distanza di quasi dieci anni in casa Honda ritorna la CB750 Hornet, ora monta un bicilindrico in linea. L’abbiamo provata per voi
La prima CB600 Hornet risale al 1998, un modello che con il passare degli anni si affermò in tutta Europa. Nelle versioni successive affinò continuamente l’estetica e i contenuti tecnici. Lo sviluppo di una nuova generazione avvenne nel 2007, motore, telaio e design erano cambiati, disponeva di una maggiore potenza, frutto dell’adozione del propulsore quattro cilindri in linea che derivava dalla CBR 600RR. La storia di questo leggendario modello durò dal 1998 al 2014 per poi scomparire dal listino prezzi di casa Honda. Ora è ritornata in una veste decisamente diversa, al posto del quattro cilindri in linea ora monta un bicilindrico di nuova concezione.
Il motore è un bicilindrico parallelo da 755 cc, è in grado di sviluppare 92 CV di potenza massima a 9’500 giri/min. e 75 Nm di coppia a 7’250 giri/min. La distribuzione è UNICAM a 8 valvole, caratteristica adottata sulla gamma CRF. L’albero motore è a 270 gradi, mentre la trasmissione primaria aziona anche l’albero di equilibratura, con il cambio a 6 rapporti che è dotato di frizione antisaltellamento. Il serbatoio contiene 15,3 litri e, grazie al consumo medio dichiarato di 23 km/litro, garantisce un’autonomia di circa 340 chilometri. Il telaio è in acciaio con struttura a diamante, che lavora con sospensioni Showa: forcella a steli rovesciati SFF BPTM da 41 mm e ammortizzatore regolabile nel precarico con leveraggio. I freni sono Nissin con pinze radiali a quattro pistoncini, mentre la dimensione dello pneumatico posteriore 160/60 è stata scelta per rendere ancora più maneggevole la Hornet, una scelta inusuale perché esteticamente la penalizza un po’. L’altezza della sella e contenuta, 795 cm da terra, mentre il peso della moto è di soli 190 kg. con il pieno di benzina, un riferimento nel suo segmento. L’impianto luci è Full LED.
L’acceleratore elettronico con tecnologia (Throttle By Wire) offre di serie 4 Riding Mode (mappature). Ci sono le modalità Sport, Standard, Rain e User, quest’ultima personalizzabile a piacimento. Ognuna di queste modalità e dotata di impostazioni diverse nei parametri come potenza (P), freno motore (EB) e controllo di trazione (T). Con la modalità User è possibile personalizzare i tre parametri. Per gestire l’elettronica della nuova Hornet c’è un display a colori TFT da 5 pollici ad alta visibilità con 4 differenti modalità di visualizzazione: troviamo tachimetro, contagiri, indicatore livello carburante, parametro del Riding Mode, marcia inserita e punto di cambiata personalizzabile sul contagiri. È dotata anche dell’interfaccia Bluetooth Honda Smartphone Voice Control compatibile sia con Android che con iOS.
Quando è stata presentata a novembre al salone di Milano siamo rimasti un po’ perplessi, pensando alla vecchia Hornet ci aspettavamo il classico quattro cilindri in linea di casa Honda e un design che riprendesse di più le linee del passato, ma naturalmente in chiave moderna. Riguardo all’estetica però si può disquisire quanto si vuole, ma i gusti sono gusti! Detto questo andiamo con ordine partendo dalla posizione di guida che è confortevole, la sella a 795 centimetri da terra permette di appoggiare agevolmente i piedi a terra anche ai centauri più bassi di statura, sicuramente questo faciliterà i primi approcci con la nuova Hornet per chi ha poca esperienza. Mettiamo in moto e ci facciamo catturare dal sound dello scarico cupo e accattivante, in città alle basse velocità si disimpegna con una facilità e agilità da riferimento. La prima sensazione dopo pochi chilometri è quella di essere in sella a una moto molto intuitiva e quindi decisamente facile da condurre. Comodi anche gli indicatori di direzione che si spengono da soli. Una volta usciti dalla zona urbana ci attende un percorso di circa 220 chilometri "farcito" di curve e di un breve tratto autostradale. Nel misto la nuova Hornet, siamo sicuri, saprà accontentare anche i conducenti più esperti perché non ha punti deboli evidenti. È agilissima, maneggevole, molto reattiva nei cambi di direzione ma stabile anche nei tratti più veloci. Le sospensioni ottimamente tarate garantiscono un buon comfort ma riescono a contenere abbastanza bene i trasferimenti di carico anche ad andature sostenute, lo stesso possiamo dire per l’impianto frenante, potente e ben modulabile, non accusa nessun affaticamento neanche nella guida sportiva. Il cambio elettronico (fornibile in opzione) è preciso e morbido negli innesti soprattutto quando si guida a ritmo sostenuto, leggermente legnoso invece alle basse velocità in seconda e terza marcia. Ma ora parliamo del bicilindrico, l’aspetto della nuova Hornet che più ci incuriosiva. Dobbiamo dire che questa concezione di propulsore di casa Honda ci ha sorpreso positivamente, non tanto per la fluidità e la coppia ai medio-bassi regimi di rotazione, che normalmente dispone un bicilindrico, ma per l’ottimo allungo che è in grado di sviluppare fino ai 10’000 giri, degno di un quattro cilindri, il tutto con la totale assenza di vibrazioni. Possiamo dunque affermare che il motore si rivela uno dei principali punti di forza della nuova Hornet, ma non il solo, il rapporto qualità-prezzo è da riferimento, è una moto curata nei dettagli e adatta a tutti, dai più "navigati" ai neofiti. Questi ultimi potranno usufruire anche della versione depotenziata a 35 kW per i possessori della patente A2.
Motore | Bicilindrico in linea, con manovellismo |
Cilindrata | 755 cc |
Potenza max | 67,5 kW/92 CV a 9’500 giri/min |
Coppia max | 75 Nm a 7’250 giri/min |
Sospensione anteriore | Forcella rovesciata Showa SFF-BPTM |
Sospensione posteriore | Ammortizzatore con leveraggio Pro-Link |
Freno anteriore | Doppio disco da 296 mm con pinze Nissin |
Freno posteriore | Disco da 240 mm con pinza a singolo |
Pneumatici | Anteriore 120/70 ZR-17 |
Peso con il pieno | 190 chilogrammi |
Altezza sella | 795 mm |
Capacità serbatoio | 15,3 litri |
Prezzo, colori e disponibilità | Franchi 7’990.- Bianco/rosso, Grafite nero/rosso |
Accessori disponibili | Disponibili separatamente o a pacchetti. |