Auto e moto

Tracer 900 raddoppia

Presentata la nuova Yamaha Tracer 900, disponibile ora anche in una versione più pregiata GT. Le abbiamo provate in Spagna nei dintorni di Granada e della Sierra Nevada.

L’ottima coppia del tre cilindri garantisce nel misto una guida fluida
13 maggio 2018
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La prima Yamaha Tracer 900 è stata presentata nel 2015 affermandosi subito come moto di riferimento nel segmento, conquistando un terzo della quota di mercato grazie alla sua spiccata versatilità. La casa di Iwata ha profuso quindi molta attenzione nel rinnovarla. L’elemento chiave del suo successo non è unicamente l’eccellente versatilità, la Tracer 900 è realmente un modello capace di emergere in ogni campo: dal Touring a chilometraggio illimitato fino alla guida sportiva, per finire con il percorso quotidiano casa-lavoro.
L’evoluzione del progetto
In casa Yamaha si sono concentrati sul consolidamento e il miglioramento delle caratteristiche più apprezzate della precedente Tracer; il risultato e la presentazione di una serie di modifiche e migliorie pensate per esaltarne il potenziale e ottenere un nuovo prodotto dalla qualità ancora più elevata. Il parabrezza, ora più ampio, è regolabile in altezza (manualmente in modo veloce e semplice) su più posizioni, offre una migliore protezione per il busto del conducente. Migliora anche la posizione di seduta per il passeggero perché sono stati ridisegnati il gruppo pedane e il maniglione per sorreggersi. Le nuove selle del pilota e del passeggero sono state ristudiate per aumentare il livello di comfort, parliamo al plurale perché sulla Tracer la sella del passeggero e del conducente sono separate. Riprogettato anche il manubrio, ora più stretto con i paramani più snelli e leggeri, la nuova conformazione offre così una posizione di guida più naturale e comoda. I designer Yamaha hanno effettuato piccoli ma importanti modifiche alle forme della carena per migliorarne la qualità e conferire un look più accattivante a questo nuovo modello. Riprogettato anche il forcellone, mentre la taratura del mono ammortizzatore è stata rivista per aumentare ulteriormente l’anima Touring della moto e il feeling di guida per il conducente.
Principali caratteristiche tecniche
La versione base e la GT dispongono di serie delle seguenti specifiche tecniche: frizione anti saltellamento, controllo di trazione (TCS) su tre livelli di intervento, mappature motore (D-MODE) su tre modalità, telaio compatto e leggero pressofuso in alluminio, serbatoio da 18 litri per una notevole autonomia, oltre 300 km con un pieno, cavalletto centrale e laterale di serie.
Tracer 900 GT, l’eccellenza di serie
Sviluppata sulla base della tracer 900, la nuova GT condivide con la sorella le migliorie introdotte sul modello 2018, ma aggiunge le borse laterali di serie, una nuova strumentazione TFT a colori, sospensioni evolute, cruise control, cambio elettronico e manopole riscaldate.
La Tracer GT è equipaggiata con una nuova forcella a steli rovesciati Kayaba da 41 mm dotata di regolazione per il freno in compressione (oltre a quello in estensione e per il precarico molla presente sulla versione base) e il mono posteriore munito del pratico comando remoto per la regolazione del precarico molla. Di serie monta il QSS (Quick Shift System), un cambio elettronico di ultima generazione.
Il cruise control è lo stesso adottato dalla Yamaha MT-10 e può essere impostato per controllare la velocità in quarta, quinta e sesta marcia grazie a un interruttore posto sul blocchetto sinistro del manubrio. Dispone inoltre di una strumentazione TFT (Thin Film Transistor) a colori, il display offre una ricca serie d’informazioni: marcia inserita, temperatura dell’ambiente e del liquido di raffreddamento, modalità di guida, livello del carburante, consumo e livello del traction control inserito. Di serie dispone anche delle manopole riscaldate e borse laterali rigide da 22 litri a sgancio rapido in tinta con la livrea.
In sella
La posizione di guida della nuova Tracer è confortevole, la triangolazione sella, manubrio e pedane permette una postura rilassante; ci si sente ben inseriti nel mezzo grazie alla configurazione della sella, che risulta snella nella parte anteriore e si può regolare manualmente su due posizioni, quindi è facile per tutti trovare la posizione di guida più appropriata. La nuova strumentazione più moderna TFT sulla versione GT rende di conseguenza quella LCD della versione base un po’ datata.
Inseriamo la prima marcia e via, ad attenderci 220 chilometri su un tragitto molto tortuoso, si perché sono pochi quelli che abbiamo percorso in autostrada, sono bastati però per renderci conto che questo nuovo modello è diventato ancora più stabile alle alte velocità e più confortevole per quanto riguarda la protezione all’aria, grazie al nuovo parabrezza più ampio alla base e regolabile su cinque posizioni.
Guidare la Tracer nel misto è divertente, perché è facile e intuitiva e non impegna troppo il conducente, grazie a una ciclistica ben tarata, equilibrata ed efficace. Gran merito va comunque dato al tre cilindri che rimane uno dei punti di forza di questa moto, perché consente di tenere quando si vuole anche ritmi “sportivi”, l’ottima coppia a disposizione già ai bassi regimi permette di uscire dalle curve più lente con una buona spinta, senza dover ricorrere spesso al cambio per scalare marcia. La versione GT è ancora più appagante, il cambio elettronico ti permette cambiate più veloci a gas aperto e il sound rauco ed emozionante del propulsore si fa sentire. La mappatura A nella guida “sportiva” è un po’ più rapida nella risposta all’apertura dell’acceleratore, ma riteniamo che quella standard va bene un po’ per tutte le situazioni perché favorisce una guida più fluida, mentre la mappa B, che addolcisce la risposta del tre cilindri, la consigliamo per condizioni climatiche e di asfalto particolarmente difficili. Molto valido anche l’impianto frenante, la leva anteriore offre tutta la modulabilità e la potenza che serve per avere in ogni situazione una frenata rassicurante.
Dopo tanti chilometri di curve l’affaticamento è risultato minimo, anzi la nuova Tracer 900 è una di quelle moto che invoglia a “macinare” chilometri grazie al piacere di guida e al comfort che è in grado di garantire; una Sport Touring quindi che si conferma sempre più interessante, il rapporto qualità-prezzo lo ribadisce.

Scheda tecnica

Motore3 cilindri in linea, 4 tempi,
raffreddato a liquido
Cilindrata847 cc
Potenza max84,6 kW/115 CV a 10’000 giri/min
Coppia max87,5 Nm a 8’500 giri/min
Sospensione anterioreforcella telescopica, regolabile nel
precarico e in estensione (versione GT anche in compressione)
Sospensione posterioreforcellone oscillante con mono
reg. nel precarico e in estensione
Freno anterioredoppio disco da 298 mm,
ABS di serie
Freno posterioredisco da 245 mm
Prezzo11’590 Chf
(versione GT franchi 13’590)
Disponibileda subito
(versione GT fine maggio)
Colori: grigio e nero
(versione GT grigio, nero e blu)