Auto e moto

Feeling esclusivo

Il cuore della MT-10 è il motore, con quel mix di
21 settembre 2017
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Riassumendo in poche parole il comportamento dinamico della nuova Yamaha MT-10 SP direi: precisa come un orologio svizzero. Il suo 4 cilindri fronte marcia con architettura crossplane è dotato di una gran coppia ma, al tempo stesso, 
è un esempio di trat­tabilità. Le nuove sospensioni elettroniche si amalgamano 
alla perfezione in un equilibrio già ottimo e, assieme alla nuova livrea, accentuano la sensazione di esclusività.

Nel 2016 alla presentazione della MT-10 eravamo rimasti ben impressionati dalle prestazioni straordinarie ma anche da una spiccata vocazione turistica.
Avevamo intitolato la nostra recensione “Tranformers” proprio per sottolineare le doti dinamiche e le linee stilistiche di quella che fu la MT più potente e tecnologica di sempre.
Con l’introduzione della nuova MT-10 SP, Yamaha ha raffinato la già ottima versione di base della propria Hyper  Naked, dotandola in parte della tecnologia supersport derivata dalla YZF-R1 M.
Andiamo a vedere le caratteristiche principali della nuova MT-10 SP.
Öhlins Electronic Racing Suspension (ERS)
La centralina denominata SCU (suspension control unit) analizza i dati provenienti da diversi sensori che monitorizzano le condizioni di guida. In tempo reale il cervello elettronico delle sospensioni calcola i setting e modifica tramite motori elettrici le tarature delle sospensioni in compressione come in estensione per ottenere in ogni momento della guida la taratura ideale.
Strumentazione Thin Film Transistor (TFT)
Il display TFT permette al conducente di vedere una moltitudine di informazioni.
Questa strumentazione multifunzionale LCD offre un’alta definizione a colori, inoltre tutti i dati possono essere visionati con uno sfondo chiaro o scuro.
Livrea Silver Blu Carbon
Come per la supersportiva YZF-R1M i progettisti Yamaha hanno studiato una livrea dedicata per la loro Hiper Naked di punta. Le raffinatezze di cui è dotata la nuova MT-10 SP si notano guardando le rifiniture, i cerchi blu, la carenatura argento e la forcella dorata. Si nota subito che si tratta della versione più estrema ed esclusiva delle Naked di casa Yamaha.
Comparto elettronico
Tramite i blocchetti elettrici posizionati sul manubrio si può “entrare” nello splendido display TFT e effettuare  innumerevoli personalizzazioni. Ci si può cucire addosso la belva regolando la gestione elettronica del motore del traction control e delle sospensioni.
La MT-10SP è inoltre dotata del cruise control, della frizione antisaltellamento e del cambio elettronico QSS che consente di cambiare rapidamente senza l’utilizzo della frizione (in inserimento e non in scalata).
Motore
Motore a quattro cilindri con architettura crossplane CP4, (scoppi irregolari) di base è lo stesso che equipaggia la R1 ma i tecnici lo hanno adattato per esprimere al meglio la sua fantastica progressione nella guida stradale, dotato di oltre 160 cv e 111 Nm di coppia.
Posizione di guida
La posizione di guida è molto azzeccata, il manubrio è piuttosto alto e vicino alla sella, le pedane sono abbastanza distanti dalla seduta. Ne consegue una inclinazione del busto leggermente reclinata in avanti ma che non va a caricare troppo i polsi.
La sella permette al conducente di muoversi per adattarsi alle diverse situazioni di guida, inoltre nella parte anteriore si restringe per appoggiare i piedi a terra con facilità.
Il test
Ringraziamo la Hostettler AG (importatore ufficiale Yamaha per la svizzera) per la disponibilità, dato che ci ha dato la possibilità di testare la nuova MT-10SP sia su strada che in circuito.
La prova stradale è stata effettuata in una tre giorni in giro per i nostri magnifici passi alpini con tre tester che a intervalli regolari si mettevano alla guida.
Il test in pista lo abbiamo svolto sul variegato circuito  dell’Anneau du Rhin.
Prova stradale
Dopo la magnifica prova che avevamo svolto in Spagna con la versione base siamo veramente curiosi di provare come vanno le novità tecniche che arricchiscono la SP.
Premiamo il pulsante start, si libera il tipico sound del 4 in linea Yamaha a scoppi irregolari. Un suono che conosciamo bene e che apprezziamo ogni qualvolta andiamo ad utilizzare una MT-10 o una R1.
Su strada dopo pochi metri ritroviamo quel bilanciamento speciale che ci aveva lasciati a bocca aperta nel primo approccio con la versione base.
A qualsiasi ritmo la MT10 SP risulta neutra e fluida nelle curve, è chiaro, alzando il ritmo la moto diventa più fisica però si ha sempre quella sensazione gradevole di avere sotto al sedere una moto schietta.
Con le sospensioni Öhlins la moto guadagna in precisione di guida, i trasferimenti di carico risultano più controllati, ne consegue una maggiore stabilità. 
La MT-10 SP predilige lunghi curvoni a medio raggio ma anche nelle strade più strette e tortuose riesce a girare stretta, anche perché si lascia guidare anche in stile supermotard.
Si adatta bene a diversi stili di guida, è “gentile” con tutti a patto di condurla in maniera fluida e non strattonarla.
Prova in pista
In circuito abbiamo trovato subito un buonissimo feeling, la nuova ammiraglia Yamaha riesce ad amalgamare bene il fascino delle prestazioni con una dotazione tecnica di rilievo e, soprattutto, tradurre queste sensazioni di cuore in puro gusto di guida.
Su consiglio dei tecnici Yamaha impostiamo il settaggio delle sospensioni in modalità A-1, mappatura più sportiva e adatta per l’uso in pista.
In frenata apprezziamo la forcella Öhlins che riesce a sostenere bene la moto e al tempo stesso affondare progressivamente, percepiamo una buona decelerazione del veicolo che in questa fase risulta fluido e stabile, ne consegue un’entrata in curva molto naturale. 
Nella percorrenza della curva la MT-10 è precisa e non disdegna piccole correzioni di traiettoria che si rivelano immediate.
Le sensazioni forti arrivano in uscita di curva, la MT-10 ci catapulta fuori dalle curve con quel mix di grinta e cortesia unici, che solo il Cp4 di derivazione R1 può offrire.
Il traction control lavora molto bene, il suo intervento è morbido e consistente soprattutto quando le gomme sono in buono stato. Avere i pneumatici in buono stato, se possiamo dare un consiglio, è una condizione importante per la sicurezza sia in pista come in strada.
Il vero motivo del successo della MT-10 SP è la sua guidabilità, a qualsiasi ritmo e su qualsiasi percorso ha regalato il sorriso a tutti i nostri tester.  
Ricordiamo che la MT-10 è proposta in tre versioni.
- Base 
- SP
- Tourer edition. 

Scheda Tecnica

Motore4 cilindri, raffreddato a liquido,
4 tempi, DOHC, 4 valvole
Cilindrata998 cc
Alesaggio corsa79 mm x 50,9 mm
Potenza max118 kW (160,4 cv) a 11’500 giri/min
Coppia max111 Nm (11,3 kg-m) a 9’000 giri/min
Sospensione anterioreforcella telescopica, Ø 43 mm
Sospensione posterioreforcellone oscillante,
(leveraggi progressivi)
Freno anterioredoppio disco idraulico, Ø 320 mm
Freno posterioredisco idraulico, Ø 220 mm
Peso210 kg
Altezza sella825 mm
Capacità serbatoio carburante17 litri