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Berlusconi, il precursore (tra Bunga Bunga e cene ‘eleganti’)

Mentre si spegneva Ciriaco De Mita, il Cavaliere ha preso atto della pretesa di risarcimento del governo italiano per il suo ‘discredito planetario’

Palazzo Chigi gli richiede un indennizzo di 10,5 milioni di euro
(Keystone)
4 giugno 2022
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In Italia il caso ha voluto che, in poche ore, si consumasse un momento decisamente infelice sia per la prima che per la seconda Repubblica. Il 26 maggio è morto Ciriaco De Mita, ex-segretario della Dc ed ex-presidente del Consiglio, che Gianni Agnelli, un po’ per l’accento un po’ per l’argomentare apparentemente astruso, definì "un tipico intellettuale della Magna Grecia". De Mita, avellinese, acerrimo avversario di Bettino Craxi, ebbe il merito di preservare la propria regione dai guasti provocati dalla criminalità organizzata che investirono il resto della Campania. Fu un uomo di potere, anche lui spazzato via, insieme al suo partito, dalla rivoluzione giudiziaria di Mani Pulite, ma è morto a 94 anni essendo ancora sindaco del suo comune, Nusco. Quando nel 1992, in concomitanza con le inchieste del pool di Milano, la stella di De Mita iniziò a tramontare insieme a quella di altri big democristiani e socialisti, cominciò a splendere quella di Silvio Berlusconi, il magnate del mattone e delle tv commerciali, l’astro nascente della politica italiana, l’uomo del fare capace di proiettare il Paese nel mondo nuovo venutosi a creare in seguito alla fine della Guerra Fredda.

Ebbene, mentre De Mita si spegneva per le conseguenze della rottura di un femore, come può capitare a un ultranovantenne, l’86enne Berlusconi, oltretutto reduce da un matrimonio posticcio con una giovane donna, è stato tramortito da un’iniziativa senza precedenti di Palazzo Chigi, la sede del governo italiano. Dove Berlusconi, tra l’altro, è stato di casa per diverso tempo considerate le sue tre esperienze da premier. Oggi per Palazzo Chigi Berlusconi, mentre è a processo a Milano per il "caso Ruby", è una persona che ha gettato "discredito planetario" sull’Italia e per questo è tenuto a risarcirla con 10,5 milioni di euro. Se vogliamo, una bazzecola per un multimiliardario del suo calibro, tuttavia un’umiliazione difficile da digerire per un uomo che, ancora a inizio anno, vagheggiava di prendere il posto di Sergio Mattarella al Quirinale. E che tutt’oggi si sente elemento fondamentale del centro-destra italiano. Invece, a sentire l’avvocata di Palazzo Chigi Gabriella Vanadia, è "ineguagliabile il clamore della vicenda", quella del "Bunga Bunga" e delle cosiddette "cene eleganti", risuonata in tutto il mondo.

L’epoca del MeToo era di là da venire ma Berlusconi, che in questo come in altri casi è stato un precursore, seppe anticiparla. Ha ispirato Donald Trump, ha messo a nanna Vladimir Putin in un lettone fatto apposta per lui, ma ha pure ridicolizzato il produttore cinematografico Harvey Weinstein. Il quale sta dietro le sbarre, mentre il magnate di Arcore, male che gli vada, passerà il tempo che gli rimane da una residenza di sogno all’altra con la nuova fidanzata quasi-moglie, maledicendo quest’epoca per lui strampalata, in cui non basta più mandare il proprio ragioniere a versare una mancetta alle Olgettine: bisogna renderne conto non solo al Tribunale, ma pure a Palazzo Chigi.

Ciriaco De Mita, poco prima di quella frattura al femore che in breve tempo gli sarebbe stata fatale, quando ancora Berlusconi pretendeva di insediarsi al Quirinale, così rispose alla domanda di una giornalista sull’ipotesi del Cavaliere di Arcore presidente della Repubblica: "E chi lo vota?".