Sguardo a Nord

Vecchi vaccini, nuovi vaccini

Quando un buon libro diventa un toccasana per la mente e lo spirito in tempo di pandemia

Un rimedio naturale contro l’isolamento
(Archivio Ti-Press)
18 gennaio 2021
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Quello appena trascorso è stato un anno turbolento che dell’allarmismo ha fatto una vera arte, in un crescendo continuo di notizie negative. Sui media tradizionali e sui social giornalisti, cittadini scettici o preoccupati, medici, epidemiologi, politici e influencer vari si sono scontrati battagliando a gran voce con tesi spesso contrapposte e contraddittorie. L’inquietudine ci ha accompagnati costantemente: a giudicare dalle ultime notizie, che parlano di mutazioni del virus e reazioni allergiche ai vaccini, anche il 2021 non ne sarà esente. A ciò si somma l’insicurezza economica in un paese ricchissimo come il nostro, dimostratosi talvolta insensibile nei confronti delle piccole e medie imprese interessate dalle chiusure. Pochissime le notizie positive, ancora meno del solito. Prima di Natale a Zurigo è però avvenuto un fatto che per la sua apparente marginalità potrebbe anche passare inosservato: l’assalto alle biblioteche Pestalozzi. Pensando erroneamente (nel caos delle disposizioni in continua e ansiogena mutazione) che la nuova chiusura dei luoghi di svago avrebbe riguardato anche le biblioteche, centinaia di cittadini si sono affrettati a prendere in prestito libri, ma anche audio e video, svuotando letteralmente gli scaffali. Sapevano che avrebbero avuto bisogno di svago per superare la ristretta vita in famiglia, i cali di potenza della connessione Internet, le piste affollate o chiuse o prive di posti caldi dove rifocillarsi, la mancanza degli amici o delle uscite al bar o al ristorante e la chiusura di cinema, teatri e musei. Quando la routine viene scombussolata da fattori esterni incontrollabili l’unica risorsa che ci resta siamo noi stessi e la nostra capacità di rinnovarci e per farlo non c’è miglior alleato di un libro. I libri ci fanno compagnia stimolandoci, divertendoci e insegnandoci nuove cose. La lettura funziona sempre, può essere praticata ovunque e offre una risposta a quasi ogni quesito. E pur essendo un’attività solitaria, regala un senso di appartenenza che poche altre al mondo sanno dare. Avere un libro che ci aspetta sul comodino è rincuorante. Tuffarsi nei pensieri di qualcuno che conosce benissimo un certo argomento o sa raccontare una bella storia è un’esperienza che può cambiare il nostro modo di pensare o di porci di fronte agli altri o di risolvere un problema. I libri sono inoltre la miglior cura contro le paure insensate, le teorie complottistiche e le discriminazioni che il coronavirus ha inconsapevolmente contribuito ad alimentare. Sono anche vaccini per la mente che aiutano a combattere le insensatezze declamate da chi di libri nella sua vita ne ha letti troppo pochi. Per questo sapere che un’orda benigna invece di razziare la solita carta igienica ha razziato carta stampata è un’ottima notizia, che va divulgata. Speriamo che anche le autorità se ne accorgano e non smettano di promuovere la cultura, perché il denaro è importante, ma senza sogni, storie o idee il mondo si ferma.