'Non vogliamo un Cardiocentro al servizio di interessi privati'
Confrontato con la discesa in campo del Cardiocentro, che ha lanciato un’iniziativa per garantire la propria autonomia, l’Ente ospedaliero ha finalmente esternato e battuto un colpo. Lo ha fatto inviando una circolare, firmata dal direttor Pellanda e dal presidente del Cda Sanvido, ai dipendenti. Chiari e netti i contenuti: senza giri di parole si ribadisce come la volontà ‘saggia del fondatore’ sia che il Cardiocentro diventi pubblico e confluisca nell’Eoc. Questo perché lo vuole una disposizione del suo fondatore, il sig. Zwick ‘non negoziabile o modificabile’. Poi, andando alla questione del rispetto (da parte dell’Ente) delle volontà del fondatore e l’osservanza dei patti sottoscritti a suo tempo (pure dal prof. Moccetti, ndr), nel comunicato si legge che ‘qualcuno pensa di rovesciare questi principi per servire interessi privati’. Affermazione pesante che viene scritta e persino ribadita in altri successivi passaggi contenuti nella trentina di righe della presa di posizione. Eccoli: ‘… vogliamo rispettare gli accordi, lo spirito e la lettera dell’Atto di fondazione e non vogliamo un Cardiocentro al servizio di interessi privati’; ‘ma la controparte (il Cardiocentro, ndr), preoccupata di salvaguardare interessi privati, che con la sanità non hanno nulla a che vedere, ha respinto la nostra proposta’; ‘lavoreremo a favore di tutti i ticinesi, e non soltanto, contro egoismi e particolarismi di ogni tipo’. In men che non si dica il dibattito è lanciatissimo e le scintille garantite!