Commento

Il Ppd sta lavorando con serietà

(Ti-Press)
13 febbraio 2018
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Il Ppd sembra essere diventato il principale interesse di questo giornale. Ancora sabato si è potuto leggere che la Direttiva del Partito si è riunita e che avrebbe affrontato l’opportunità o meno di ricandidare Paolo Beltraminelli alle elezioni 2019. Che la Direttiva del Ppd si riunisca a discutere non è una novità ma nemmeno una notizia. Come ha riferito il presidente Fiorenzo Dadò durante l’affollato Comitato di fine gennaio, il programma degli incontri e dei lavori per il 2018 è stato definito in modo chiaro dall’Ufficio presidenziale e seguirà l’iter previsto. Quello del 30 gennaio è stato un Comitato ben riuscito e il discorso di Dadò ha soddisfatto i presenti, come ha riferito la stragrande maggioranza della stampa. I temi trattati durante gli incontri riguardano sì le liste e la campagna elettorale ma anche molto altro, come ad esempio le proposte concrete che in questi mesi i gruppi di lavoro del Partito hanno affinato con serietà. La prima di queste è conosciuta, si tratta di due iniziative che hanno lo scopo di abbassare le imposte di circolazione e quindi restituire quanto è stato ingiustamente tolto agli automobilisti; iniziative sostenute da ben 23’000 ticinesi! L’altra, in ordine di tempo, in collaborazione con il partito nazionale, prevede il lancio in autunno di un’iniziativa popolare per frenare l’asfissiante e continuo aumento dei costi della cassa malati, come riferito nel nuovo Popolo e Libertà che in questi giorni hanno ricevuto tutti i ticinesi.

Dopo mesi nei quali si è letto e sentito di tutto, teniamo a precisare alcuni aspetti che ancora una volta vengono esasperati da chi vuol far credere che all’interno del Partito vi sia chissà quale maretta o discussione. Sulla questione Argo 1, come avevamo riferito, non è nostra intenzione entrare in merito finché le bocce non saranno ferme. Attualmente se ne stanno ancora occupando una Commissione parlamentare e la Magistratura, mentre il rapporto dell’ex procuratore Bertoli ha messo in luce le principali responsabilità dei due ex alti funzionari del Dss. Adesso lasciamo lavorare in santa pace chi lo sta facendo.

Ma anche il Ppd vorrebbe continuare a potersi occupare dei grossi problemi del Cantone e delle difficoltà della gente, senza dover continuamente subire interferenze, con l’unico intento di mettere in difficoltà il Partito. Sarebbe opportuno in questa importante fase lasciare Paolo Beltraminelli un po’ in pace, nel suo importante lavoro alla direzione di uno dei dipartimenti più impegnativi dello Stato.

Per quanto riguarda Fiorenzo Dadò, il Presidente gode della piena fiducia, attestata anche durante i numerosi incontri che abbiamo avuto in questi mesi con i nostri aderenti in tutto il Cantone e nelle lettere ricevute spontaneamente dalle Sezioni. Che Dadò abbia dato fastidio a diverse persone in questi anni con le sue posizioni profilate e che la sua difesa, dopo mesi di attacchi e illazioni, non sia particolarmente piaciuta ad alcuni giornalisti anche di questo giornale, è oramai chiaro a molte persone, ma questa acredine e antipatia personale non scalfisce la sua leadership alla guida del Partito, la quale non è messa in discussione.

Come detto, il Ppd sta affrontando in modo serio e tempestivo nei gremi previsti tutti i temi e i problemi dei quali abbiamo riferito. A tempo debito informeremo anche la stampa.