In vista del voto

Domanda elettorale: Un ministero della famiglia?

16 settembre 2019
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Questa domanda fa parte delle cinque domande poste ai partiti in corsa per le federali del 20 ottobre da Pro Jouventute.
L’Esecutivo federale deve dotarsi di un Dipartimento federale della famiglia (un “ministero della famiglia”) che si occupi di promuovere e sostenere tutte le misure necessarie per l’attuazione delle misure di politica familiare oggi demandate ai cantoni.
Partito socialista - Lista 15
Da approfondire Il Ps sostiene, promuove e propone da molto tempo delle misure attive per la conciliazione della vita professionale con la vita privata: questo sia a livello cantonale, sia federale. Il Ps ha sostenuto e promosso un vero congedo paternità, promuove e vuole ottenere un congedo parentale. Fa proposte contro il licenziamento dopo la maternità subito da troppe donne, ha presentato delle mozioni e iniziative parlamentari affinché i neo-genitori possano ridurre la loro percentuale lavorativa dopo la nascita dei figli, senza rischiare il licenziamento e senza essere obbligati a ridurla sotto il 60% (ad es. iniziativa Masshardt rifiutata dalla maggioranza Consiglio nazionale nel giugno 2017). Il Ps sostiene le misure affinché vita professionale e vita familiare siano conciliate meglio (ad esempio riconoscimento lavoro di cura), anche perché oggi sono in particolare le donne che subiscono una situazione di disparità. L’idea di un ministero specifico va approfondita, ma non è il solo ministero specifico la garanzia che le politiche in favore della conciliazione tra vita professionale e vita familiare vengano portate avanti. Politiche che toccano più dipartimenti, dall’educazione, alla fiscalità, agli interni. Pensiamo alla volontà della destra di aumentare le deduzioni fiscali per i figli (imposta federale diretta) per le famiglie ricche o genitori ricchi, a scapito delle famiglie del ceto-medio: a stragrande maggioranza. Pensiamo alla riduzione dei premi cassa malati e i tagli imposti dalla destra, con appello vinto dal Ps. Pensiamo alla lunga lista di atti parlamentari promossi essenzialmente dal Ps con l’area progressista per la conciliazione vita professionale e vita familiare e ci rendiamo conto come questo ambito tocchi comunque più Dipartimenti e aree dello Stato. 
Partito liberale radicale - Lista 9
Sbagliato - Viviamo in uno Stato nato, cresciuto e sviluppatosi grazie alla volontà di demandare le responsabilità ai Cantoni e ai Comuni. Questo anche perché non siamo una nazione omogenea e quindi è fondamentale tenere conto delle peculiarità regionali. Anche la politica famigliare non fa eccezioni e l’Alto Vallese non ha certamente le stesse esigenze del centro di Zurigo. La democrazia diretta protegge il nostro federalismo e così facendo evita un accentramento del potere che danneggerebbe anche il nostro Cantone e soluzioni eccessivamente centraliste.
Partito popolare democratico - Lista 1
Giusto – Spunto molto interessante tuttavia non va dimenticato il principio di sussidiarietà tra Cantoni e Confederazione.
Lega Verde - Lista 20
Giusto - La famiglia è la base della nostra società.
Giovani socialisti - Lista 4
Giusto – Attraverso un ministero della famiglia si potranno maggiormente tutelare i vari interessi delle famiglie di oggi, dal congedo parentale, ai sussidi, alla problematica degli asili nido. La competenza relegata al cantone, nonostante potrebbe essere vantaggiosa per la maggior conoscenza del territorio, non ha portato a grandi risultati. Attraverso un dipartimento dedicato, si potrebbero centralizzare le forze e le energie per un raggiungimento a livello nazionale di obiettivi importanti per la tutela della famiglia.
Giovani Udc - Lista 10
Giusto – Troppe misure di politica famigliare sono oggi non attuate dai cantoni. È giusto che la confederazione promuova e sostenga queste misure, che vanno a sostegno di noi giovani e delle nostre famiglie, anche perché c’è ancora molto che si può fare in questo senso.
Verdi, Sinistra alternativa (Partito comunista) e Giovani verdi – Liste 11 e 12
Giusto – Pur riconoscendo le specificità culturali cantonali, l’autorità federale deve fornire un indirizzo generale alla politica familiare. In un periodo di crisi demografica, legata alle problematiche di un mercato del lavoro selvaggio, vanno promosse politiche in grado di garantire un’effettiva parità tra coniugi in ogni tipo di famiglia (es: con i congedi parentali). Va creata un’offerta di asili nido pubblici e doposcuola gratuiti per conciliare lavoro, famiglia e pari opportunità per i giovani.