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Il futuro della Gotthardbahn

21 settembre 2024
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Lunedì 2 settembre, a un anno esatto dalla sua interruzione, è stata completamente riaperta la galleria di base del San Gottardo. La presenza del consigliere federale Rösti e di numerose autorità cantonali e federali ha sottolineato l’importanza dell’avvenimento. Per l’occasione, il ministro dei Trasporti, riconoscendo la rilevanza della vecchia linea di montagna venuta in soccorso in questo anno d’interruzione, ha promesso lo stanziamento di un miliardo di franchi da destinarle per opere di manutenzione e per l’adattamento alle nuove tecnologie.

Questo in barba ai (profumatamente remunerati!) benpensanti che alla vigilia dell’inaugurazione della galleria di base, proponevano la dismissione e il completo smantellamento di binari e di tutta l’infrastruttura. Come si fa con un ferro vecchio da portare in discarica. C’è voluto un incidente con la relativa chiusura, per far comprendere anche agli ultimi degli scettici lo straordinario valore del tracciato che si è rivelato tutt’altro che “vecchio e obsoleto”. Stiamo parlando di un’opera pensata, progettata e costruita dopo la metà del 19esimo secolo, inaugurata nel lontano 1882. Un’opera che ha contribuito al trasporto di persone e merci tra Nord e Sud delle Alpi tra il Nord e Sud dell’Europa.

Parliamo anche di un capolavoro d’ingegneria tecnica realizzato con mezzi arcaici e con il sacrificio di migliaia di uomini, contando fra questi ben 199 vittime. Sembra incredibile oggi pensare che qualcuno possa avere avuto dei dubbi sul mantenimento della Gotthardbahn. Intervistato a suo tempo da Swissinfo, Andreas Windliger, allora portavoce dell’Ufficio federale dei trasporti, diceva a proposito di questo tracciato che “una valutazione più precisa sul traffico merci e passeggeri verrà fatta nel 2025. Ciò influenzerà gli investimenti a lungo termine e la decisione circa la candidatura al Patrimonio mondiale Unesco”.

Oggi possiamo dire alla vecchia Gotthardbahn, dopo quasi un decennio e finalmente senza alcun dubbio, che per lei si riapre un luminoso futuro. Lunga vita cara e gloriosa via di montagna del Gottardo !

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