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Libero accesso al tunnel per ticinesi e urani

Con l’arrivo delle ferie pasquali sono ricominciati i cosiddetti, a giusta ragione, esodi di persone a bordo di vetture che scendono a sud attraversando il tunnel del Gottardo per poi ritornare a nord dopo qualche giorno o settimana di ferie. Esse invadono letteralmente il Canton Ticino e il Canton Uri che pagano un prezzo, in termini di viabilità, per i locali estremamente elevato. Sorprende che malgrado un aumento cronico, costante, successivamente alla fase della pandemia Covid, nessun politico abbia ancora proposto, quale minima compensazione per i locali, una certa agevolazione da ambo i lati del tunnel del San Gottardo ai relativi accessi.

Sappiamo, in effetti, che ogni volta che si formano le colonne di turisti, che solo in parte sono diretti in Ticino la maggior parte si dirige verso l’Italia, anche i ticinesi e gli urani devono sopportare le lunghe colonne ai portali d’accesso del tunnel del San Gottardo. Le polizie la fanno facile chiudendo le entrate di Airolo rispettivamente di Göschenen per tutti. Ebbene un’importante attenuazione a fronte del prezzo pagato dai ticinesi e dagli urani sarebbe che queste entrate restassero a loro accessibili in ogni tempo. Del resto il traffico indotto dei due cantoni, da ambo i lati del San Gottardo, non è certo eccessivo rispetto alla fiumana nordica che ci aggredisce e ci paralizza ogni volta. E la soluzione prospettata dal governo urano di una prenotazione informatica per accedere al tunnel risulta nuovamente vessatoria per le popolazioni locali.

Quanto proposto sarebbe quindi un piccolo gesto, senz’altro dovuto e significativo a favore dei nostri cantoni attraversati da nord a sud da autostrade percorse da germanici, svizzeri tedeschi, belgi, olandesi, francesi, svedesi, inglesi eccetera eccetera.