Al lupo! Al lupo! Questo timido predatore riesce a sterminare agnelli e pecore allevati in posti inaccessibili, comunque inadatti alla pastorizia, privi perciò spesso di recinti elettrificati, di stalle e di temibili cani pastori maremmani. Ma è provato. La notte, il timido re delle "foreste" di Cerentino trova il coraggio di uscire dal suo covo per recarsi a cacciare comodamente fin lassù.
Mi chiedo, ma perché allevare in libertà e senza protezioni agnelli e pecore proprio sotto il suo muso? Per fargli gola? A un lupo o a quell’altro non è parso vero di vedersi invitare all’incetta cruenta e squisita di quel ben di dio.
Da (quasi) vegetariano, io non mi sento molto "cernito" da questo episodio "naturale" dovuto più che altro all’imperizia umana. Anzi. Ammetto di aver deciso di rifiutare addirittura il sapido capretto pasquale. E ammetto anche di vergognarmi di trattare di "stragi" naturali, quando alle nostre porte, "mala tempora currunt".
Se prima avevo qualche simpatia per i russi (mai per Putin), ora mi fa inorridire l’assurda e sanguinolenta invasione dell’Ucraina e sono diventato russofobo. Ritengo beninteso stupido ogni ripudio di sportivi russi, di direttori d’orchestra, di balletti, di concerti, di opere letterarie, di film, di autori antichi o ottocenteschi russi, magari di origine ucraina – come Dostoevskij eccetera. E tuttavia non posso dimenticare che, per miopia politica, si volle mortificare quel grande Paese escludendolo dalla comunità "occidentale" dei vincitori, nonostante i suoi 26’000’000 di vittime! Ciò non mi impedisce di pensare alla paura che ci ha già preso al primo colpo di cannone e che ci farà spendere e spandere i soldi dei cittadini per rinnovare un’armata "sperlusenta" e simil-nuova, non contenti di aver votato miliardi per l’acquisto di 35 F-35, anticipando pavidamente e verosimilmente la firma del contratto prima ancora di votare il referendum.
Coraggio, votiamo!